La Banca delle terre agricole inaugurata lo scorso 15 marzo può rappresentare una leva di sviluppo importante per le aree interne. Lo ha sottolineato il ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, in occasione della presentazione della Banca affermando che è già stato avviato in questa direzione un lavoro con Fabrizio Barca e il suo gruppo. Nei territori periferici del nostro Paese l’agricoltura, la zootecnia (e valle la filiera alimentare) e le attività forestali costituiscono elementi centrali contro lo spopolamento e per la tenuta di questi territori. Obiettivo della Banca è favorire l’incontro tra domanda e offerta di terreni e aziende agricole pubbliche con un occhio alle giovani generazioni. I primi 8mila ettari di terreni coltivati saranno destinati, infatti, agli under 40, con decontribuzione totale per tre anni e incentivi al credito. La Banca delle terre agricole è un data base nazionale realizzato da Ismea (www.ismea.it) che permette di cercare on line i terreni delle Regioni, dei Comuni e degli Enti pubblici. Presenti anche i terreni dell’iniziativa “Terrevive”, gestita dall’Agenzia del Demanio con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. L’inventario Ismea fornisce tutte le informazioni delle terre pubbliche in vendita: posizione e caratteristiche, valori catastali e tipologie di coltivazioni. Ricambio generazionale, valorizzazione del patrimonio fondiario pubblico e recupero delle aree incolte sono le finalità della Banca che si incrociano con quelle della Strategia Nazionale per le aree interne (Snai). Molti terreni dei centri periferici del Paese sono in stato di abbandono; la frammentazione, il degrado idrogeologico e la scarsa mobilità della terra rappresentano ostacoli per l’accesso di nuovi soggetti orientati a un recupero produttivo della terra finalizzato a stili di vita e di lavoro diversi. La Banca delle terre agricole può rappresentare una risposta a queste esigenze e contribuire agli obiettivi della Snai di valorizzazione del capitale territoriale e di contrasto allo spopolamento.
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