di NinoSutera
Fondi Ue e nuova missione dell’Esa con l' obiettivo di rendere l’Ente più vicino a chi si occupa quotidianamente di agricoltura. Il tutto riassunto nel piano industriale che è stato esitato alla fine del 2016.
Fondi Ue e nuova missione dell’Esa con l' obiettivo di rendere l’Ente più vicino a chi si occupa quotidianamente di agricoltura. Il tutto riassunto nel piano industriale che è stato esitato alla fine del 2016.
Il risultato concreto e tangibile di questa trasformazione lo si ritrova
nell’elenco dei progetti per le strade rurali che i tecnici dell’Esa hanno
contribuito a redigere grazie alla convenzione firmata con gli Enti locali.
Insomma un compito di assistenza tecnica che il direttore dell’Ente Fabio
Marino indica come primo segnale del mutamento in atto e che
ha anche un risultato concreto: l’utilizzo di risorse provenienti dall’Unione
europea
Antonello Cracolici, assessore regionale allo Sviluppo agricolo da cui l’Esa dipende, evidente che un’Esa che si mette in moto dà fastidio, c’è qualcuno che vive con fastidio questo nuovo modello, perché forse per qualcuno si stava meglio prima.
Un nuovo modello che suscita gelosia e cattiveria. Mettete nel conto gli attacchi, anche scomposti (lettere anonime e così via): fa parte della miserabilità di una certa Sicilia”.
Un
cambio di strategia lungimirante, facevamo interventi con fondi nostri
e dunque regionali. Ora invece proviamo a utilizzare i fondi europei. E questo
avverrà anche nella meccanizzazione agricola: in questo caso stiamo realizzando
una serie di convenzioni per poter utilizzare i fondi Ue. Un altro fronte in
cui saremo impegnati, secondo questi criteri, è il grande patrimonio edilizio,
i borghi rurali perché pensiamo che l’agricoltura debba essere affiancata al
turismo”.
Nessun commento:
Posta un commento