domenica 5 marzo 2017

il biodistretto dei sicani

di nino sutera


Il   bio distretto è molto legato alla Biofabbrica dell’ESA ha detto Fabio Marino, in occasione della presentazione del Bio Distretto dei Sicani.
L'agricoltura Bio e Integrata utilizza al meglio i metodi di lotta naturali derivanti dalle conoscenze acquisite attraverso la sperimentazione.   la Biofabbrica di Ramacca, sorge in territorio di Ramacca (CtT, su un terreno dell'Ente di Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana (E.S.A.), di circa 3,5 ettari.   ed è una del 26 biofabbriche d’europa, PRODUCE ANTAGONISTI NATURALI, INDISPENDABILE PER L’AGRICOLTURA BIOLOGICA  


La valorizzazione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente con il territorio e chi lo rappresenta.   

Implica un coinvolgimento partecipato e convinto di tutti gli attori, anche se questo impegno può comportare,   a breve termine,   una perdita economica rilevante per l’azienda, a causa di aumento di costi e perdita di produzione.
La nuova mission e vision dell’ESA ha affermato il Direttore Generale Fabio Marino, mira a riappropriarsi di un ruolo strategico a favore del mondo agricolo e rurale della Sicilia, nell’ambito degli investimenti in termini di risorse immateriali.
L’Esa  come è noto ha accompagnato lo sviluppo delle aree agricole fin dalla sua costituzione,  si è occupata dalla viabilità rurale all’ elettrificazione rurale, fin anche a progettare e costruire invasi,     questo   però  è il passato.
Per conto di alcuni comuni IN QUESTA PROGRAMMAZIONE  (quelli che ne hanno fatto richiesta, chiaramente, ma soprattutto per conto dei comuni che avevano strade da ripristinare) HA PRESENTATO UN PROGETTO COLLETTIVO A VALERE DELLA MISURA 4.3.1  SULLA VIABILITA’ RUARALE, con il supporto tecnico e logistico, agronomi,  geologi, ect.


IL  BIO DISTRETTO SI ALIMENTA DALLA CAPACITA’ DELLE RISORSE IMMATERIALI DA METTERE IN CAMPO,     AGRONOMI   IN PRIMIS
L’ESA  POTRA’ ACCOMPAGNARE QUESTO PERCORSO GRAZIE ANCHE all’ applicazione del Decreto del MIPAF E DAI  REGOLAMENTI DELL’UNIONE EUROPEA a proposito del principio della separatezza delle funzioni, che di fatto  consegnano all'Ente di Sviluppo Agricolo, come ente pubblico, l'esclusività nell'attuazione degli interventi in termini di investimenti immateriali, comprese nel  sistema di consulenza aziendale in agricoltura 
1. Il decreto sostanzialmente  demarca  e definisce :
 Che gli uffici  che sono coinvolti   in attività di controllo dei procedimenti amministrativi e tecnici finalizzati all’erogazione di finanziamenti pubblici   non possono erogare consulenza.

Ciò consentirà anche di superare il dualismo introdotto dalla legge 73 del  1977   OLTRE CHE A  OTTIMIZZARE LE RISORSE

L’ESA COME  E' NOTO NON SI E' MAI OCCUPATO DI EROGARE FINAZIAMENTI, QUINDI RIENTRA A PIENO TITOLO TRA GLI EROGATORI DI CONSULENZA,  E DI  SERVIZI INNOVATIVI PER LE AZIENDE AGRICOLE

                                I servizi per l’agricoltura sono e sono state una realtà complessa e in continua evoluzione nella  quale vengono di norma annoverati i supporti tecnici,  e ogni altra forma di  diffusione di informazioni e innovazioni che consentono alle imprese di esprimere al meglio  le proprie capacità economiche e sociali minimizzando le influenze negative di vincoli, rischi,  o dovuti a carenza di conoscenza del contesto.
Gli obiettivi centrali delle ultime riforme della PAC  possono essere riassunti in quattro parole chiave: orientamento al mercato (competitività), sostenibilità esterna, sviluppo rurale, beni pubblici 

La necessità di percorrere vie nuove e diverse (il recupero della biodiversità, l’agricoltura biologica, l’agricoltura sociale, la vendita diretta, lo sviluppo rurale multisettoriale, ecc.), unitamente alla constatazione che l’agricoltura produce anche beni pubblici (protezione del suolo, paesaggio, assorbimento CO2, habitat naturali, identità territoriali, ect) spinge a cercare   nuovi modelli di divulgazione e di consulenza,   alle quali abbiamo il dovere di assecondarLe, con risorse appropriate e strategie durevoli. 

IL TUTTO RIENTRA IN UNA  (LA PRIMA) DELLE 6 PRIORITA’  DEL fondo europeo agricolo di sviluppo rurale  PROMUOVERE IL TRASFERIMENTO DI CONOSCENZE E INNOVAZIONE

LA priorità  1 del FEASR 
COINCIDE  
CON LE FINALITA’ DELLA L.R 73/77 che intravide la necessità di supportare la crescita agricola con  la divulgazione agricola, la sperimentazione, la costituzione di campi dimostrativi e l’attività di ricerca applicata,
individuando nell’ESA l’ente per l’attuazione e le SOPAT  Sezioni Operative per l'Assistenza Tecnica,  il braccio operativo nei territori


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