domenica 23 luglio 2017

Montallegro, Borgo GeniusLoci De.Co.

nucciatornatore



                            L’Audizione pubblica Montallegro Borgo GeniusLoci De.Co. con la consegna del riconoscimento di "Custode dell'Identità Territoriale" durante  la I° edizione della “Sagra del Pomodoro siccagno di Montallegro”













“La  tutela della storia, delle tradizioni, del patrimonio culturale comunale ed i sapori tradizionali legati alle produzioni del territorio sono un patrimonio di inestimabile valore da difendere e preservare”.ha affermato Nino Sutera 
Il Comune di Montallegro  recentemente con una delibera di Giunta Municipale  ha avviato  la procedura per consentire l’ istituzione del Borgo GeniusLoci De.Co. (Denominazione Comunale) attraverso il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci De.Co.
L’amministrazione ha organizzato la I edizione della “Sagra del Pomodoro siccagno”, e l’Audizione pubblica del Borgo GeniusLoci De.Co. evento enogastronomico dedicato al prodotto identitario  di Montallegro, ha affermato Rina Scalia Sindaco    


 

Coltivato senza irrigazione,il pomodoro siccagno è interessante oltre che per la tradizione legata alla sua lavorazione, anche sotto il profilo nutrizionale: Ricco di vitamina A e vitamina C, e antiossidanti.
Montallegro è caratterizzato dalla presenza di questo prodotto agricolo che, grazie al suo intenso sapore e profumo,  si è fatto conoscere per genuinità e per qualità  ha affermato il Sindaco Caterina Scalia

Con il siccagno, in passato, si produceva un ottimo concentrato (l’astrattu), la passata e i pomodori secchi (ciappe). Alla raccolta e alla trasformazione si riuniva tutta la famiglia anche i bambini. Per fare l’astrattu si lasciava essiccare al sole la passata su tavole in legno (maìdde). I bambini si occupavano della arriminata (rigirata), cioè per tutto il giorno dovevano rigirarla, al tramonto si recuperava (si faceva la arricugghiuta) si appallottolava con le mani unte d'olio e si metteva in grandi orci o si conservava nella carta ben oleata.

Il percorso  Borghi  GeniusLoci De.Co. (Denominazione Comunale) a prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono il territorio, le tradizioni, la tipicità, la tracciabilità e la trasparenza, elementi  che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio.
    Chiediamo a Nino Sutera,      Che cos’è un  Borgo  GeniusLoci De.Co.?
E’ un percorso culturale, al francese “terroir”, preferiamo il latino “genius loci”, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile. Il percorso Borghi  GeniusLoci De.Co.,   prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e Trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio. Si tratta di un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Nelle arti e non solo, il “GeniusLoci” rappresenta concettualmente quello “spirito” percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili certi momenti, uno spazio, un edificio o un monumento. Non solo: il Genius Loci è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei profumi dei paesaggi intorno a noi, che tanto spesso, anche all’improvviso, ci stupiscono ed emozionano. Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco, l’obiettivo è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche e culturali del territorio. Il percorso è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” Il format è stato presentato: * Poster Session del Forum P.A. di Roma; * VALORE PAESE economia delle soluzioni, organizzata da ItaliaCamp a Reggio Emilia; * Premio nazionale Filippo Basile dell’AIF · XXVI Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Formatori di Palermo. EXPO2015 MILANO 
Qual è la mission?     Il percorso Borghi GeniusLoci De.Co.,   mira a salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Il Genius Loci rappresenta l'essenza, l'identità di un territorio; ad esso appartengono le immagini, i colori, i sapori ed i profumi dei paesaggi. Obiettivo del Percorso GeniusLoci De.Co. è recuperare l’identità di un luogo, attraverso anche le valorizzazione delle produzioni di eccellenza e delle tradizioni storiche e culturali dello stesso, al fine di ottimizzarne la competitività.
Il percorso innovativo “Borghi Genius Loci De.Co.”, attraverso il quale si intende incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali, in grado di esprimere l’essenza più autentica e di “raccontare” la storia di un territorio finalizzato a rafforzare l’identità del territorio attraverso l’esaltazione delle rispettive peculiarità gastronomiche, sulla base dell’assunto che una pietanza non serve solo a soddisfare l’appetito ed a fornire all’organismo apporti calorici e nutrizionali, ma riesce anche a “raccontare” la cultura, i valori e le tradizioni dell’ambiente in cui la si cucina e, prima di tutto, la si “pensa”.
Qual è la differenza rispetto agli altri strumenti?   «La denominazione comunale (De.Co.) “Borghi Genius Loci” è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto nell’ottica del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore.
 Illuminante, al riguardo, la definizione che il compianto Luigi Veronelli  ideologo delle De.Co.  ha dato del “genius loci”:   esso è da intendere come “l’intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva.  
Qual è la vision?  La bellezza e l'unicità del paesaggio, gli insediamenti storici, la rigogliosa natura ha regalato diversi elementi attrattivi ereditati dalla tradizione ed in grado di affascinare i cosiddetti “viaggiatori del gusto”, ossia quei tanti turisti intelligenti e colti alla ricerca della buona tavola, non solo per apprezzarne le qualità gastronomiche, ma anche per l’intimo e profondo legame tra essa ed il territorio.
Il valore di una De.Co.(Denominazione Comunale) è quello di fissare, in un dato momento storico, ciò che identifica quel Comune. A memoria futura, oppure come occasione del presente per cogliere un’opportunità di marketing. I prodotti agro-alimentari e artigianali racchiudono al loro interno tradizione, cultura, valori, conoscenza locale, e, forse la cosa più importante, l’autenticità del loro territorio di origine. La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, ma il biglietto da visita di una comunità, sulla quale possono operare i sindaci per salvaguardare e valorizzare l'identità di un territorio.
In conclusione  Dr  Sutera quali sono  i contenuti Genius Loci?
L’ effetto GeniusLoci   è la capacità che deve avere un territorio, di « produrre », grazie al saper fare dell’uomo che possiede il gusto del territorio nel quale riconosce in modo permanente la singolarità ed il valore.
Mentre i contenuti innovativi sono:  l’originalità, dal latino oriri, derivare, non solo da un punto di vista topografico, ma culturale, vuol dire non distorcere la voce  del territorio di provenienza.
La naturalità, produrre senza interventi estranei all’azione del territorio.
L’Identità  dal latino Idem, uguale che non cambia nel tempo, quindi facilmente riconoscibile, perché è il senso del luogo.
Infine  la specificità, nel significato dato da Max Weber nel 1919 di qualcosa facilmente riconoscibile per le sue caratteristiche originali (un dolce, un piatto, un evento una tradizione)
Infine, quali sono i requisiti che i comuni debbono possedere per far parte del circuito dei Borghi GeniusLoci De.Co.?
 Per garantire la sostenibilità del percorso occorrono dei principi inderogabili e non barattabili, innanzitutto  la storicità e l'unicità, l’interesse collettivo, condiviso e diffuso e a burocrazia zero.  Il mito che circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una favola vera fatta di personaggi e di eccezionalità, e di unicità. Aspetti importanti che collocano l’idea del Borgo GeniusLoci  De.Co. all’interno di un percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità territoriali.   
In questo processo culturale, i disciplinari, le commissioni, e i regolamenti, mutuati dai marchi di tutela di tipo europeo(DOP, IGP, DOC, ect) sono perfettamente inutili e controproducenti.



 Bisogna dire infine,   che non è un percorso per tutti, ne tanto meno tutti i Comuni hanno i requisiti necessari per essere inseriti tra i Borghi GeniusLoci De.Co.








giovedì 6 luglio 2017

Seminario finanziamenti alle imprese

Seminario su finanziamenti alle imprese e piano Juncker previsto per il 20 Luglio 2017 presso la Sala De Seta ai Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo.
l'evento  vedrà la partecipazione della Commissione Europea, La BEI Banca Europea per gli Investimenti, CDP la Cassa Depositi e Prestiti,l'ABI regionale, le Autorità di Gestione della Regione SIcilia e sarà anche occasione per promuovere le Misure Po FESR attualmente aperte (3.5 e 1.1) e del PSR destinate alle imprese.

























Occasione per conoscere tutte le opportunità di finanziamento ed i bandi al momento aperti per il territorio regionale in tutti i settori (industria, agricoltura, trasporti, turismo, energia, ambiente, ricerca, infrastrutture, ecc) rivolti alle aziende, enti pubblici e non, associazioni di categoria, professionisti, ... 

link per la Registrazione all'evento (fino ad esaurimento posti).



Inoltre durante l'evento nelle sala adiacente sarà allestita anche un'area Corner Bank delle Banche intermediarie del piano di investimenti nel territorio,  rivolto alle imprese e professionisti che necessitano di finanziamenti prestiti con garanzia Ue.

questo è il link per un sondaggio specifico rivolto ad imprese, professionisti,  enti pubblici e non autorità di gestione,  ed associazioni di categoria. 
Il sondaggio nasce per informare sulle opportunità e per analizzare le criticità del settore.

domenica 2 luglio 2017

terr@ & CarbojCarbonCup

nucciatornatore 
Nella splendida location di Baglio Ingoglia a Montevago    si è svolta la presentazione in anteprima nazionale di CarbojCarbonCup attraverso il format  di
“ t e r r @” TerritorioEnogastronomiaRisorseRurali@mbientali 
percorso ITINERANTE InFormativo di glocal.





 Moderato da Lillo Sardo, componente del CdA dell' EnteSviluppoAgricolo
Dopo i Saluti del Sindaco di Montevago On.Margherita La Rocca Ruvolo
Ci sono stati gli interventi :
-         Giuseppe Bivona,agronomo, giornalista, ex direttore generale dell’ESA ex direttore del campo carboj, presidente della libera università rurale dei saperi e dei sapori.
-         Dionisio Impastato, agronomo, libero professionista,  innovation broker   della Libera Università Rurale 
-         Gaspare Varvaro, agronomo, consigliere dell’ordine degli agronomi della provincia di Agrigento, fondatore dell’ Associazione Agricoltura Rigenerativa Sicilia,

                Hanno preso parte all' interessante evento di presentazione anche il Sindaco di Menfi e Presidente del Gal Valle del Belice Enzo Lotà, Il neo Presidente della Strada del Vino Terre Sicane Gounder Di Giovanna, l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Santa Margherita Belice Giacomo Abruzzo, il Vice Sindaco del Comune di Montevago Giuseppe Arcuri,  diversi consiglieri comunali, imprenditori agricoli e liberi cittadini


Le conclusioni sono state  affidate a Nino Sutera,Coordinatore dell’Osservatorio di NeoRuralità e Responsabile dell'Azienda Sperimentale Campo Carboj dell’ EnteSviluppoAgricolo









Che cos'è Carboj Carbon Cup?



 La prima  in Italia,  ha ottenuto il patrocinio  e tutoring da Soil Carbon Coalition, associazione promotrice della Soil Carbon Challenge (World Carbon Cup) USA.  L'obiettivo è sapere "quanto velocemente gli imprenditori agricoli riescono a immobilizzare il carbonio atmosferico nel suolo come sostanza organica stabile capace di trattenere maggiori volumi di acqua e aumentare la fertilità del suolo" tutelando il territorio dai fenomeni erosivi e di dissesto. un sfida ci permetterà di riconoscere, valutare e immaginare le opportunità di una agricoltura del carbonio e potrà diventare modello per le istituzioni e i governi che successivamente potranno essere capaci di implementare politiche e incentivi appropriati, corretti e localmente adatti, che guideranno alla diffusione ed adozione di sistemi di gestione del territorio innovativi e virtuosi. Il Consiglio di Amministrazione dell'Ente di Sviluppo Agricolo, ha concesso il patrocinio all'iniziativa.




Cos’ è Terr@ ? Piccoli gruppi per grandi idee, un viaggio itinerante e intrigante, per approfondire tematiche d'interesse comune, costruendo il percorso formativo e portandolo avanti in situazione di sostanziale autoapprendimento. Uno spazio di riflessione, persone di diversa estrazione ed esperienza s'incontrano per presentare la propria esperienza, per elaborare idee, proposte e progetti comuni, ma anche uno spazio come sinonimia di un’agire creativo.
Perchè? L’ambizione è di avvistare in maniera partecipata e condivisa idee, proposte, tale da divenire per il prossimo futuro un modello da seguire, aperto a tutti i soggetti socio – economici, ed ai singoli cittadini, che sono interessati e vogliano cimentarsi sul futuro sostenibile del proprio territorio.In questa prospettiva, il territorio non deve essere considerato semplicemente come luogo fisico, ma esso rappresenta soprattutto una comunità collettiva, ricca di saperi e competenze diffusi tra i vari attori, dalle istituzioni pubbliche alle organizzazioni, dalle associazioni, ai singoli cittadini.
Quale tematica? terr@ affronta le tematiche legate a Ambiente&Territorio-Etica&Finanza- Pari Opportunità-Energie Rinnovabili-Paese Albergo-Territorio in un Immagine-Agricoltura Sociale-Città Intelligenti-Cibo&Letteratura- Differenziamoci-GioventùInMovimento-Agricoltura&Alimentazione
La metodologia? Seminari, focus group, session poster, talk show.  
I partner? portatori di interessi economici, sociali e culturali.



                     Aver saputo interpretare le esigenze e le richieste diffuse di disseminare conoscenze e informazioni, tramutandoli in un fatto concreto è destinato ad essere consegnato alla storia di questa terra, ecco allora come un iniziativa nasconde l’ambizione per tramutarsi in un metodo condiviso, ha concluso   Nino Sutera

sabato 1 luglio 2017

Multifunzionalità e diversificazione, ma non per tutti.


diversificazione e nuove frontiere















Corsi di cucina per promuovere prodotti locali, raccolta collettiva dei prodotti agricoli, percorsi guidati nei boschi: indagine Nomisma esplora gli obiettivi sulle attività connesse
Sono 108.000 le aziende agricole con altre attività remunerative oltre a quelle classiche in Italia, su un totale di circa 1.600.000 aziende. Ma l'incidenza delle attività non strettamente agricole sul valore complessivo della produzione agricola, se consideriamo anche il valore della produzione di energia rinnovabile gestita da agricoltori, raggiunge il 20%. Sono i numeri chiave che danno conto di una realtà, quella delle aziende multifunzionali, ormai affermata e in continuo sviluppo, vera e propria chiave di volta spesso per un giovane per decidere se restare o meno nel settore dell'agricoltura investendovi il proprio futuro.
Così cresce il peso economico della diversificazione
E gli under 40 già impegnati in attività connesse sono quelli più propensi a valorizzarle ulteriormente in futuro, secondo un'indagine sulla multifunzionalità condotta dalla Rete Rurale Nazionale. Fra le tipologie di diversificazione economica, la vendita diretta risulta essere quella maggiormente presente nelle aziende che diversificano (75%) seguita dalla trasformazione delle produzioni (66%) e dall'agriturismo (60%). Proprio riguardo quest'ultimo recentemente l' Osservatorio nazionale per l'agriturismo ha approvato in sede tecnica i criteri di classificazione nazionale delle aziende agrituristiche. Il nuovo sistema di classificazione unitaria, che sarà inviato alla Conferenza Stato-Regioni per la definitiva approvazione, tiene conto non solo del livello di comfort della struttura ricettiva, ma anche delle caratteristiche dell'azienda e dei servizi che è in grado di offrire, in termini di valorizzazione dei prodotti tipici locali, del paesaggio e dei territori. Ma quali sono i fattori che facilitano, la realizzazione di attività diverse da quella agricola e come investirebbe in futuro chi già diversifica? Un'indagine Nomisma condotta su un campione di 1000 aziende agricole diversificate ha cercato di fare il punto sulla questione, e ne sono emersi particolari interessanti.
Al primo posto fra i "facilitatori" della diversificazione c'è l'"idea spontanea del conduttore" (25%) che però è seguita a ruota (col 20% e col 18%) dalla "presenza in aree a forte vocazione turistica" e dai "finanziamenti pubblici - Psr o altri". Un ruolo, quello dei fondi per lo sviluppo rurale, molto importante per lo sviluppo di un'agricoltura in linea con gli obiettivi della tutela dell'ambiente ed il mantenimento della qualità della vita nei territori rurali, fattori che hanno assunto un peso sempre maggiore tra le motivazioni che giustificano il mantenimento degli aiuti comunitari all'agricoltura, valorizzando la multifunzionalità dell'azienda agricola. Ma i dati più significativi forse riguardano le attività che secondo gli imprenditori intervistati potrebbero avere maggior successo in futuro: con il 42% i "Corsi di cucina per promuovere prodotti e tradizioni locali" stravincono questa "speciale classifica", seguiti a grande distanza da due altre tipologie legate al turismo rurale, quali i "percorsi guidati nei boschi/campi" (10%)e la raccolta collettiva dei prodotti agricoli (10%). I giovani, pur rientrando di base in questa classificazione, mostrano interesse anche per le attività di cura dei bambini e degli anziani, un'attività molto considerata anche dalle grandi aziende (in questo caso quelle con più di 40 ha). Un risultato, questo, certo influenzato dalla grande presenza dell'agriturismo fra le aziende intervistate, ma anche da una evidente richiesta dei consumatori, spinta dal sempre più frequente interesse che i media stanno riservando alla cucina e all'enogastronomia in genere. A questo si aggiunga che tutte le iniziative che hanno una forte vocazione urbano-rurale (vedi la raccolta collettiva dei prodotti) hanno un forte appeal sugli agricoltori, che giustamente ritengono strategico colmare il "gap" esistente fra città e campagna, e riconoscono l'importanza di quelle attività che creano una consapevolezza del lavoro agricolo fra i cittadini consumatori.

Secondo il presidente di Turismo Verde, "stiamo perdendo un grande patrimonio, quello della cucina contadina, che è la vera cucina italiana, e questo dei corsi  può sicuramente essere un mezzo per riscoprirla e valorizzarla".
Infine, un aspetto non secondario che la ricerca mette in luce, è anche la propensione all'innovazione da parte delle aziende. Se si guarda a due aspetti fondamentali, quello del marketing di prodotto e quello della informatizzazione, il 51% delle aziende vende prodotti con un proprio marchio aziendale, e il 61% ha un proprio sito internet.
Andrea Festuccia


mercoledì 28 giugno 2017

Smart Villages e Borghi GeniusLoci De.Co.

Smart Villages e Borghi GeniusLoci De.Co.

di nucciatornatore


                 Il programma europeo “Smart villages” potrà avvalersi in Italia anche della Strategia Nazionale per le Aree InterneBorghi rurali che creano nuove opportunità di crescita e sviluppo rafforzando i loro punti di forza grazie alle nuove tecnologie e a una migliore applicazione delle conoscenze, a tutto vantaggio di cittadini e imprese. Questo l’obiettivo del Piano di Azione per gli  “Smart villages  lanciato dalla Commissione europea a sostegno delle aree rurali. Si tratta di un concetto emergente nell’ambito dei processi decisionali dell’Ue che punta a garantire l’accesso ai servizi di base, all’applicazione dell’economia circolare, alla risoluzione dei problemi ambientali e alla valorizzazione dei prodotti locali attraverso le TIC. Il tutto coinvolgendo cittadini e portatori di interesse, sulla base dei fabbisogni dei territori. Allo sviluppo degli “borghi intelligenti” concorreranno diverse policy europee, come quella relativa allo sviluppo rurale, la politica di coesione, nonché bandi nell’ambito dei programmi Horizon 2020 e Connecting Europe Facility (Cef), in un’ottica di integrazione dei fondi Ue. La nuova strategia è basata su sedici iniziative con seminari, conferenze e progetti pilota. Fra gli strumenti a disposizione dei futuri “borghi intelligenti” italiani c’è la Strategia Nazionale per le aree interne (SNAI) che punta ad invertire lo spopolamento dei centri minori del paese, molti dei quali rappresentati da borghi rurali, attraverso la riqualificazione delle risorse esistenti, il rafforzamento dei servizi pubblici, un nuovo rapporto tra cittadini e amministrazioni con una forte attenzione alla digitalizzazione.



Che cos'è un villaggio intelligente?
Smart Villages è un concetto relativamente nuovo all'interno del settore della creazione di politiche comunitarie. Il concetto emergente di Smart Villages si riferisce a aree rurali e comunità che si basano sulle loro forze e risorse esistenti e sullo sviluppo di nuove opportunità. In Smart Villages le reti ei servizi tradizionali e nuovi sono migliorati grazie alle tecnologie digitali, alle telecomunicazioni, alle innovazioni e al miglior uso delle conoscenze, a beneficio degli abitanti e delle imprese. Le tecnologie e le innovazioni digitali possono sostenere la qualità della vita, un elevato standard di vita, servizi pubblici per i cittadini, un migliore utilizzo delle risorse, un minor impatto sull'ambiente e nuove opportunità per le catene di valore rurali in termini di prodotti e processi migliorati. Il concetto di Smart Villages non propone una soluzione di dimensioni uniche. È territorialmente sensibile, basato sulle necessità e potenzialità del rispettivo territorio e sulla strategia, sostenuta da strategie territoriali nuove o esistenti.
La tecnologia è importante e investimenti in infrastrutture, sviluppo di imprese, capitale umano, capacità e costruzione della comunità. Anche la buona governance e il coinvolgimento dei cittadini sono fondamentali.
Un villaggio intelligente dovrebbe prestare attenzione alle abilità di alfabetizzazione elettronica, all'accesso alla salute elettronica e ad altri servizi di base, alle soluzioni innovative per le preoccupazioni ambientali, all'applicazione economica circolare ai rifiuti agricoli, alla promozione di prodotti locali supportati dalla tecnologia e dalle TIC, Beneficio di progetti di agroalimentare specializzati, attività turistiche e culturali, ecc.
Il concetto di Smart Villages copre gli insediamenti umani nelle zone rurali e nei paesaggi circostanti.
Come fa l'UE a sostenere i villaggi intelligenti?
Diverse aree e fondi politici dell'UE promuovono attivamente gli aspetti dello sviluppo dei villaggi intelligenti.
La politica agricola comune - Sviluppo rurale
La politica agricola comune continua ad essere la più importante politica dell'UE che interviene nell'economia rurale dell'UE in termini di finanziamento e di gamma di strumenti. Una parte importante dei redditi dei contadini dipende dalla PAC (sostegno diretto, politica del mercato e politica di sviluppo rurale). Questo ha anche importanti effetti sull'economia rurale e sulla popolazione rurale.
La politica di sviluppo rurale (FEASR) fornisce una vasta gamma di strumenti per sostenere lo sviluppo di villaggi intelligenti nelle zone rurali. Sulla base di approcci strategici integrati che riflettono le priorità dell'UE e le esigenze di un territorio, i programmi di sviluppo rurale sostengono un insieme di misure. Queste misure riguardano lo sviluppo delle imprese rurali, tra cui la modernizzazione delle aziende agricole, gli investimenti in piccole infrastrutture locali e progetti di connettività, il rinnovamento del villaggio, lo sviluppo delle conoscenze, la condivisione delle conoscenze e le iniziative dal basso verso l'alto. Quasi 100 miliardi di euro dal bilancio UE sono stati stanziati per un totale di 118 programmi di sviluppo rurale nel periodo 2014-2020.
La politica di sviluppo rurale è anche sede di LEADER, un approccio bottom-up per lo sviluppo locale che è un mezzo per l'innovazione sociale e per la creazione di capacità, che consente ai cittadini rurali di assumersi la propria responsabilità nello sviluppo e nella realizzazione di strategie e progetti. Nel periodo 2014-2020 il metodo LEADER è stato esteso in ambito e ad altri fondi e politiche per sostenere lo sviluppo locale del territorio (CLLD).
Un nuovo elemento nella politica di sviluppo rurale è il partenariato europeo per l'innovazione per l'agricoltura (EIP-AGRI) che è stato progettato per accelerare l'innovazione sul terreno. Attraverso attività di networking e progetti, l'EIP-AGRI sostiene lo sviluppo e la diffusione di nuove conoscenze, pratiche, processi e tecnologie nelle catene di valore agroalimentare e forestale.
La rete europea per lo sviluppo rurale è una rete a livello comunitario che riunisce gli attori di sviluppo rurale (autorità di gestione, parti interessate, ricercatori, consulenti, imprese, autorità locali, GAL, ecc.) Al fine di migliorare la qualità dei programmi di sviluppo rurale e rafforzare la partecipazione . Un certo numero di flussi di lavoro nell'ambito dell'ENRD si riferiscono a villaggi intelligenti.
Politica di coesione dell'UE
La politica di coesione per la crescita e l'occupazione è attuata in tutto il territorio dell'UE, sia nelle aree urbane che rurali, con un bilancio di 352 miliardi di euro nel periodo 2014-2020.
Il sostegno finanziario del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo di coesione (CF) è incentrato sulla ricerca e l'innovazione, sulle TIC, sulla competitività delle PMI e sulla bassa economia del carbonio. Questi Fondi forniscono anche importanti investimenti nei settori dell'ambiente, dell'azione climatica, dei trasporti, della riduzione della povertà e della capacità amministrativa. Esiste una stretta collaborazione con il Fondo sociale europeo.
La politica di coesione è attuata attraverso programmi a livello nazionale, regionale e locale, basati su un'analisi approfondita delle esigenze tematiche e territoriali e utilizzando un approccio integrato. Strumenti e strumenti specifici quali strategie di specializzazione intelligenti, investimenti territoriali integrati (ITI) e sviluppo locale locale (CLLD) permettono di orientare ulteriormente le risorse del programma alle esigenze territoriali e combinare il supporto di diverse fonti e fondi. I programmi e gli strumenti della politica di coesione potrebbero favorire i villaggi intelligenti.
Esistono importanti opportunità di investimento per promuovere i legami urbano-rurali. Circa 15 miliardi di euro sono gestiti direttamente da circa 700 autorità urbane nel quadro di "Sviluppo Urbano Sostenibile", anche tenuto conto dei collegamenti urbano-rurali. Circa il 10% riguarda le entità con meno di 20.000 abitanti. Pertanto le piccole città ei villaggi svolgono un ruolo importante nel sostegno del FESR per lo sviluppo urbano sostenibile. 20 Stati membri stanno utilizzando lo strumento ITI a varie scale territoriali (quartiere, urbano, metropolitano, subregionale o regionale). 18 Stati membri applicano il CLLD, targeting diversi tipi di territori (rurali / urbani).
Il gran numero di piccole città coinvolte nell'attuazione del FESR genera la necessità di investire nella creazione di capacità amministrative e nello scambio di conoscenze. La rete di sviluppo urbano è costituita soprattutto per questo. Per le città vengono organizzati eventi a livello nazionale, nazionale e tematico, con argomenti quali lo sviluppo di strategie urbane integrate.
Orizzonte 2020 - l'ottavo programma quadro dell'UE per la ricerca e l'innovazione
Il programma di lavoro 2016-2017 dell'8 ° programma quadro europeo per la ricerca e l'innovazione, Horizon 2020, comprende diversi elementi importanti per lo sviluppo di villaggi intelligenti. Sotto la Societal Challenge 2, una chiamata particolare su "renaissance rurale" è strettamente legata allo sviluppo della base di conoscenza per i villaggi intelligenti. Il programma di lavoro per il trasporto fornisce anche elementi per villaggi intelligenti.
Struttura europea di collegamento e reti transeuropee per i trasporti
I fondi del Fondo europeo per il collegamento (CEF) mirano agli investimenti in infrastrutture a livello europeo. Sostiene lo sviluppo di reti transeuropee ad alto rendimento, sostenibili ed efficienti, in materia di trasporti, energia e servizi digitali. Gli investimenti di CEF riempiono i collegamenti mancanti nell'energia, nel trasporto e nella spina dorsale digitale dell'Europa.

giovedì 22 giugno 2017

1° luglio Montevago, CarbojCarbonCup

 L'iniziativa verrà presentata

Sabato 1 Luglio alle ore10.30 


a Montevago




  L'iniziativa ha già ottenuto il patrocinio della Soil Carbon Coalition, organizzazione no profit degli USA, che consentirà alle aziende  partecipanti di essere geolocalizzate sulla loro mappa e visibili a livello mondiale, così come visibili saranno i progressi e i risultati raggiunti. 

Così come il Consiglio di Amministrazione dell'Ente di Sviluppo Agricolo, guidato dalla Dr.ssa. Vitalba Vaccaro, ha concesso il patrocinio all'iniziativa  "Carboj Carbon Cup" su proposta del Direttore Generale 
Fabio Marino.

La Soil Carbon Coalition, pioniere mondiale 


nella promozione di pratiche innovative

funzionali al sequestro del carbonio 

atmosferico nel terreno ai fini di aumentare

la capacità di ritenzione idrica, la 

fertilità e il contenuto di sostanza 

organica e humus.



Project proposal based on Soil Carbon Challenge
  
CARBOJ CARBON CUP 
  


 



























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