“Nonostante le evidenze scientifiche, le buone intenzioni della Commissione Europea vengono minate dall’azione delle lobby dell’agrochimica e dell’agricoltura e allevamenti intensivi, che vorrebbero fermare l’iter di approvazione del Regolamento e affossarne gli obiettivi di riduzione”
gennaio 2023
Solo per mera “coincidenza” qualche anno dopo la Presidente della Commissione Europea, è stata costretta a ritirare il regolamento sulla riduzione dei pesticidi in agricoltura e negli allevamenti,(frutto di 4 anni di lavoro minuzioso e ricerche scientifiche approfondite) che taluni sempliciotti sbandierano come la prima grande vittoria della protesta degli agricoltori. Tutti sanno che era tutto già scritto, le lobby della chimica e dell’agroindustria avevano mentre bisogno degli utili-idioti di turno, attraverso la “protesta” per mettere a segno il colpo "mortale"
L'edizione Italiana curata da CambiamoAgricoltura di una pubblicazione della Heinrich-Böll Stiftung. Un ricco volume di oltre 60 pagine contenente grafici, mappe dati che mostrano l'uso e l'impatto che queste sostanze hanno su ambiente, salute e società. Le schede dell’Atlante dei Pesticidi presentano dati, grafici ed informazioni utili per comprendere meglio la relazione tra uso dei pesticidi e salute umana, oltre agli impatti sul suolo, nelle acque superficiali e sotterranee e sulla biodiversità naturale.
“Siamo fiduciosi che questo documento, concepito per diffondere consapevolezza rendendo accessibili dati e conoscenze, contribuirà a un cambio di paradigma che non è più solo desiderabile, ma necessario”
Il secolo che stiamo vivendo è
caratterizzato da due delle più grandi
crisi globali che l’uomo abbia mai
affrontato: i cambiamenti climatici e la
perdita di biodiversità.
Tutti i report internazionali mostrano
come sia necessario invertire queste
drammatiche tendenze in atto e ne
evidenziano le cause. Tra le prime vi
è l’agricoltura. Pratica essenziale per
garantire la nostra sopravvivenza poiché
ci fornisce il cibo di cui ci nutriamo, ma
che da alcuni decenni è anche causa
di inquinamento, degrado dei suoli,
emissioni di gas clima alteranti e perdita
di biodiversità. Nell’ottobre
1962, la biologa Rachel Carson,
pubblica il suo splendido libro
“Primavera silenziosa”. Benché alcuni
ricercatori, come l’agronomo italiano
Giuseppe Candura avessero denunciato
già negli anni ’50 i danni del DDT, questo
libro ha aperto gli occhi dell’opinione
pubblica sull’impatto dei pesticidi
sulla biodiversità e sulla salute umana
e ha tracciato la via di molte lotte
ambientaliste, facendo così progredire
nella presa di coscienza collettiva che è
culminata nella messa al bando proprio
del DDT.
Nonostante questo, la situazione non è
migliorata di molto. Ancora oggi queste
sostanze, ovunque le si cerchi, le si
ritrova. Dalle acque alla frutta, passando
per la pasta e le penne degli uccelli fino
ai capelli e al sangue umano: tutte le
ricerche degli ultimi anni che si sono
poste come obiettivo la ricerca di pesticidi
hanno avuto esiti positivi, come
dimostrato per l’Italia dai dati del report
dell’ISPRA sui pesticidi nelle acque, o il
dossier sui residui di pesticidi pubblicato
annualmente da Legambiente, che
presentano ogni anno un quadro sempre
più allarmante e i cui dati potrete trovare
in questo volume.
Secondo i dati della FAO, il numero di
sostanze fitosanitarie commercializzate ed
utilizzate a livello mondiale è in costante
crescita, con qualche piccolo segnale di
rallentamento solo in Europa e USA.
L' Europa, con le linee definite dalla
Commissione nell’ambito del
Green Deal, come la Strategia sulla
Biodiversità per il 2030 o la “Farm to
Fork”, punta ad essere la guida mondiale
per la riduzione dell’uso dei pesticidi.
Gli obiettivi fissati per il 2030 sono stati
declinati nella proposta di un nuovo
regolamento per l’uso sostenibile dei
prodotti fitosanitari che la Commissione
Europea ha presentato lo scorso giugno
e che prevede per l’Italia un taglio del
62% dell’uso e del rischio dei prodotti
fitosanitari. Va ricordato che il nostro
Paese, ancora all’inizio del 2023 si trova
con un Piano d’Azione Nazionale (PAN)
per l’Uso Sostenibile dei Fitofarmaci
adottato nel 2014 ma oramai scaduto
da anni e il cui processo di rinnovo è in
stallo dal 2019.
Nonostante il volere dei cittadini,
sempre più consapevoli della necessità di
riduzione dei pesticidi, come dimostrano
le 1,2 milioni di firme dell'iniziativa dei cittadini europei "Salviamo le api e gli
agricoltori", attualmente la proposta di
regolamentazione é sotto attacco sia da
parte delle lobby dell’agro-chimica sia da
molti governi e politici che chiedono una
riduzione dei target, tempi più lunghi
ed anche la completa abolizione del
regolamento, facendo diventare di fatto
le strategie solo delle belle parole sulla
carta.
Molti di questi attacchi prendono come
pretesto la situazione geopolitica in
corso, dichiarando che se venissero
rispettati questi obiettivi ambientali
sarebbe in gioco la nostra sicurezza
alimentare.
Queste affermazioni vengono
però contraddette da scienziati e
organizzazioni internazionali, come il
Programma Alimentare Mondiale (WFP)
e l'Organizzazione per l'Alimentazione e
l'Agricoltura (FAO), che sottolineano come
l'abrogazione o il rinvio delle misure
ambientali siano la risposta sbagliata
alla crisi e che sono proprio la perdita di
specie e le condizioni climatiche estreme
che minacciano sempre più la sicurezza
alimentare in tutto il mondo.
L a possibilità di un’agricoltura
diversa, che faccia a meno della
chimica di sintesi, è dimostrata dai
dati di crescita continua dell’agricoltura
biologica, di cui l’Italia è tra i leader
mondiali ed Europei. La superficie
agricola coltivata (SAU) senza l’uso della
chimica nel nostro Paese ha raggiunto
nel 2021 il 17%, pari a 2,2 milioni di
ettari, spinta soprattutto dalla crescita
del consumo, e punta a raggiungere il
25% di SAU a biologico già nel 2027.
L' efficacia dell’agricoltura
biologica per ridurre gli impatti
sull’ambiente è dimostrato oramai
da numerosi studi ed è stato confermato
anche in Italia dai monitoraggi sulla
biodiversità condotti dall’ISPRA e
dall’iniziativa “La Compagnia del Suolo”,
illustrati nelle pagine seguenti.
È dunque indispensabile, e allo stesso
tempo possibile, iniziare da ora e
senza indugi a modificare il sistema
alimentare globale. Occorre ridurre il
nostro impatto sull’ambiente partendo
dalla diminuzione di pesticidi e
fertilizzanti, passando da un modello
intensivo e tecnicistico a un approccio
agroecologico, partendo dai campi fino
alle tavole dei consumatori, come recita
proprio il titolo della Strategia Europea.
Siamo fiduciosi che questo testo,
concepito per diffondere consapevolezza
rendendo accessibili dati e conoscenze,
contribuirà a un cambio di paradigma
che non è più solo desiderabile, ma
necessario.
Jan Philipp Albrecht & Dr. Imme Scholz
Heinrich-Böll-Stiftung
Marc Berthold
Heinrich-Böll-Stiftung Parigi, Francia e Italia
Federica Luoni
Coalizione CambiamoAgricoltura
Dr. Martin Dermine
Pesticide Action Network Europe