giovedì 23 novembre 2017

Progetto Proditerr@



Abbiamo incontrato Nino Sutera,   Diploma di Laurea in Scienze  e Tecnologie Agroalimentari,     Funzionario   della Regione Siciliana, Divulgatore Agricolo   da qualche anno Funzionario Responsabile dell'Azienda Sperimentale Campo Carboj  dellEnte di Sviluppo Agricolo,   Formatore Consulente del Formez,    Componente del Gruppo di Lavoro PAN sottogruppo formazione, Informazione e sensibilizzazione,  Iscritto allAlbo regionale dei Formatori interni presso il Dipartimento della Funzione Pubblica della Regione Sicilia,  Ideologo del percorso dei Borghi GeniusLoci De.Co.  e del  Percorso informativo di sviluppo locale Un Villaggio di idee Coordinatore  del  G.I.T (Gruppi dinteresse territoriale del MIUR, coordina il comitato promotore   European Rural Parliament ,  autore di diverse pubblicazioni e relatore a tantissimi eventi divulgativi.





Il Progetto PRODITERR@ è coordinato dall’Associazione Me.R.I.D.I.E.S. - Meetings, Researches and Initiatives for the Development of Identitary Environments and Societal systems, sulla base di un finanziamento della Regione Siciliana - Assessorato Regionale della Famiglia, Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali.


  Progetto "PRODITERR@ - Prodotti, identità e territorio: un Sistema Informativo Geografico per la valorizzazione dei prodotti eno-gastronomici tipici della Valle del Belìce", finanziato dalla Regione Siciliana - Assessorato Regionale della Famiglia, Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali (Bando “Giovani protagonisti di sé e del territorio - CreAZIONI giovani” – Linea di intervento n. 2 “Tradizionalmente”).
Nell'ambito del progetto Proditerr@, l'Associazione Me.R.I.D.I.E.S. assume il ruolo di soggetto promotore e coordinatore delle attività progettuali finalizzate a  promuovere e narrare in modo innovativo e partecipativo le produzioni eno-gastronomiche tipiche, i luoghi di produzione, le tradizioni locali e le emergenze culturali e paesaggistiche della Valle del Belìce, nella loro più ampia accezione, attraverso il coinvolgimento attivo e innovativo della sua comunità, e in particolare dei giovani.









Dottore Sutera,  Lei è impegnato in numerose iniziative di promozione, comunicazione e valorizzazione dei territori rurali siciliani e delle produzioni ad essi legate, dunque, in generale e anzitutto, alle Comunità locali in essi insediate.
Qual è  lo scenario ?

Intanto mi permetta di complimentarmi con l'Arch. Laura Scaduto, e il suo staff,  per il lavoro puntuale e straordinario, che è destinato ad essere un punto di riferimento per le Amministrazioni locali.
La  neoruralità rappresenta uno dei tratti culturali caratteristici della nostra epoca,  una reazione alla crisi della società occidentale: crisi che è insieme ecologica, sociale  etica e morale. La manifestazione più vistosa è il movimento a favore della rinaturalizzazione urbana e le iniziative di valorizzazione residenziale, del territorio rurale, ma soprattutto alla riscoperta delle radici dellantica civiltà contadina. In molti Paesi europei compresa l'Italia, si moltiplicano le esperienze,   ed è in continua crescita il numero di cittadini che abbandonano le città e vanno ad abitare in campagna dove possono godere di una casa individuale con abbondante verde circostante, di cibi genuini, e ritmi tranquilli. 

Daltronde Henri Grolleau - 1987  scriveva  Quanto più la città è fonte di apprensione (disoccupazione, instabilità, etc.), tanto più la campagna rassicura. Più il presente è aggressivo, tanto più il passato appare dolce. Quanto più si è disorientati, tanto più si godrà della compagnia di persone genuine. È questo che ricercano essenzialmente i cittadini: emozioni semplici, in un mondo semplice fatto di cose semplici. Il know how del turismo rurale si fonda, in larga misura, sulla capacità dei rurali di far conoscere, ossia sulla loro capacità di comunicare, mediante le parole, latteggiamento, lambiente e le attività, con i cittadini che hanno perso il contatto con la campagna e la natura, per i quali il mondo rurale genera un nuovo esotismo, un lusso supremo, quello delle cose semplici.

Nel corso degli ultimi anni, il concetto di neoruralità si è  addensato e arricchito, come si accompagna un mondo rurale in profonda trasformazione. En effet, les territoires ruraux sont devenus multifonctionnels et du fait de leurs potentialités, sont le lieu stratégique de politiques de développement local. Infatti, le aree rurali sono diventate multifunzionali per la loro potenzialità e  rappresentano la posizione strategica delle politiche di sviluppo locale.   L'Université rurale permet de fédérer l'ensemble des forces vives du milieu rural : population, institutions et acteurs socio-écono

Oggi sono quasi ventitré milioni gli italiani (il 40% del totale) che vivono in comuni definiti rurali (con meno di trecento abitanti per chilometro quadrato): circa cinquecentomila in più rispetto a dieci anni fa. Il territorio italiano è di 30 milioni di ettari: 12,7 milioni sono coltivati, 10,5 milioni sono costituiti da boschi, 2,7 milioni è fatto di città.
Fenomeno di questi anni è Downshifting,  in cui molti lavoratori stanno scegliendo di andare a vivere in campagna, dove fanno un lavoro con un salario più basso, minori impegni e maggior tempo libero. Datamonitor, agenzia londinese che si occupa di ricerche di mercato, stima che in tutto il mondo i lavoratori inclini a fare downshifting sono 16 milioni. Ogni anno, circa 260 mila cittadini britannici fanno una scelta di vita che va in quella direzione. Nel 2008, il ministero dei Servizi sociali australiani ha stimato che sono almeno un milione le persone, tutte comprese nella fascia di età tra i 25 e i 45 anni, che hanno deciso di scalare una marcia. La stragrande maggioranza (circa il 79%) lo ha fatto non solo cambiando lavoro, ma anche scegliendo di abbandonare la città per trasferirsi al mare e in campagna. In Francia, infatti, li chiamano néo-ruraux, neorurali
Per il sociologo Corrado Barberis, autore del libro La rivincita delle campagne (Donzelli): «Per i protagonisti dellesodo, cinquanta, sessantanni fa, la città era il paradiso: coppie costrette a vivere in ammucchiata si amarono in riservatezza; le donne decisero cosa mangiare senza chiederlo alla suocera; perfino la fede fu praticabile senza il controllo del parroco. Poi ci si è accorti che, se si ricreano alcuni aspetti dellantica società fuori del suo contesto di miseria, le persone con cui si litigava erano quelle con cui si scherzava e rideva; locchio che faceva i conti nelle tasche del vicino era quello che lo proteggeva anche dai ladri».
La neoruralità, ovviamente  pone in chiave moderna alcune questioni fondamentali per il futuro delle aree rurali  e non solo.

Quali le attività di ricerca, promozione e sviluppo nelle quali esso è attualmente impegnata, con particolare riguardo alle tematiche correlate alla promozione delle produzioni tipiche della Valle del Belìce e, semmai, alla loro innovazione in termini di processi di produzione e di filiera?

Abbiamo elaborato un percorso culturale di inclusione collettiva. Borghi GeniusLoci De.Co.  Al francese terroir, preferiamo il latino genius loci, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile. Il percorso Borghi  GeniusLoci De.Co.,   prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e Trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio. Si tratta di un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il locale, rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Nelle arti e non solo, il GeniusLoci rappresenta concettualmente quello spirito percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili certi momenti, uno spazio, un edificio o un monumento. Non solo: il Genius Loci è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei profumi dei paesaggi intorno a noi, che tanto spesso, anche allimprovviso, ci stupiscono ed emozionano. Le persone respirano il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo dinfanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco, lobiettivo è recuperare lidentità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche e culturali del territorio. Il percorso è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori Il format è stato presentato: * Poster Session del Forum P.A. di Roma; * VALORE PAESE economia delle soluzioni, organizzata da ItaliaCamp a Reggio Emilia; * Premio nazionale Filippo Basile dellAIF · XXVI Congresso Nazionale dellAssociazione Italiana Formatori di Palermo e a EXPO2015  di MILANO 

Le De.Co. (Denominazioni Comunali) nascono da unidea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così le spiegava: Attraverso la De.Co. il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità. Rappresenta un concreto strumento di marketing territoriale, ma soprattutto unimportante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali. La De.Co. è un prodotto del territorio (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, un lavoro artigianale, etc) con il quale una comunità si identifica per elementi di unicità e caratteristiche identitarie, deve essere considerata come una vera e propria attrazione turistica capace di muovere un target di viaggiatori che la letteratura internazionale definisce foodies viaggiatori sensibili al patrimonio culinario locale e non solo.


Quali sono le prospettive scientifiche e culturali attraverso le quali lOsservatorio NeoRuralità contempla i due temi fondamentali dell'Identità delle Comunità rurali insediate nella Valle del Belìce e del Territorio belicino?

NeoRurale  è    un modo per descrivere, chi torna alla terra fondendo tradizione ed innovazione. Chi vede nella NeoRuralità una concreta opportunità per se stessi, le proprie famiglie e le comunità locali, un processo culturale condiviso  di valenza diffusa.
Il modello di sviluppo seguito da Neorurale è frutto di una profonda innovazione culturale nelle zone rurali. Un cambiamento di prospettiva che non prevede lo sviluppo di nuove tecnologie, ma utilizza in modo creativo quelle esistenti
Un Ente pubblico ha il diritto-dovere di osservare il fenomeno che già è una realtà in tutt'europa.
Ecco allora che  neorualità e  neoagricoltura contadina  stanno introducendo nuovi/antichi codici di produzione di qualità locale e ambientale in rapporto a nuove forme sociali di scambio diretto con lautorganizzazione del consumo.
 La denominazione comunale (De.Co.) Borghi Genius Loci è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, unanalisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto nellottica del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo delleconomia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore.
 Illuminante, al riguardo, la definizione che il compianto Luigi Veronelli  ideologo delle De.Co.  ha dato del genius loci:   esso è da intendere come lintimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva.  
   La bellezza e l'unicità del paesaggio, gli insediamenti storici, la rigogliosa natura ha regalato diversi elementi attrattivi ereditati dalla tradizione ed in grado di affascinare i cosiddetti viaggiatori del gusto, ossia quei tanti turisti intelligenti e colti alla ricerca della buona tavola, non solo per apprezzarne le qualità gastronomiche, ma anche per lintimo e profondo legame tra essa ed il territorio.
  I prodotti agro-alimentari e artigianali racchiudono al loro interno tradizione, cultura, valori, conoscenza locale, e, forse la cosa più importante, lautenticità del loro territorio di origine. La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, ma il biglietto da visita di una comunità, sulla quale possono operare i sindaci per salvaguardare e valorizzare l'identità di un territorio. 
Il percorso innovativo Borghi Genius Loci De.Co., attraverso il quale si intende incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali, in grado di esprimere lessenza più autentica e di raccontare la storia di un territorio finalizzato a rafforzare lidentità del territorio attraverso lesaltazione delle rispettive peculiarità gastronomiche, sulla base dellassunto che una pietanza non serve solo a soddisfare lappetito ed a fornire allorganismo apporti calorici e nutrizionali, ma riesce anche a raccontare la cultura, i valori e le tradizioni dellambiente in cui la si cucina e, prima di tutto, la si pensa.
Per garantire la sostenibilità del percorso occorrono dei principi inderogabili e non barattabili, innanzitutto  la storicità e l'unicità, linteresse collettivo, condiviso e diffuso e a burocrazia zero.  Il mito che circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una favola vera fatta di personaggi e di eccezionalità, e di unicità. Aspetti importanti che collocano lidea del Borgo GeniusLoci  De.Co. allinterno di un percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità territoriali.   
In questo processo culturale, i disciplinari, le commissioni, e i regolamenti, mutuati dai marchi di tutela di tipo europeo(DOP, IGP, DOC, ect) sono perfettamente inutili e controproducenti.
Quali sono le interazioni dellOsservatorio NeoRuralità con gli altri attori della ricerca, della tutela del territorio e del patrimonio culturale, con il settore e le filiere dellagro-alimentare e con gli altri attori della promozione e dello sviluppo dei territori rurali?

Lauspicio, la vera sfida, è riuscire a realizzare una rete di Borghi GeniusLoci De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia, che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere lofferta integrata del e nel territorio. Obiettivo non secondario è costruire spirito di squadra per la tutela dellidentità dei luoghi e il recupero dellunicità territoriale come opportunità.
  Il territorio è un prodotto sociale per eccellenza e dunque va trattato e attenzionato come un bene patrimoniale comune da difendere e salvaguardare, per consegnarlo alle generazioni future. 
La capacità che deve avere un territorio,  di « produrre », grazie al saper fare delluomo   che possiede il gusto del territorio  nel quale  riconosce in modo permanente la singolarità ed il valore.
Mentre i contenuti innovativi sono:  loriginalità, dal latino oriri, derivare, non solo da un punto di vista topografico, ma culturale, vuol dire non distorcere la voce  del territorio di provenienza.
La naturalità, produrre senza interventi estranei allazione del territorio.
LIdentità  dal latino Idem, uguale che non cambia nel tempo, quindi facilmente riconoscibile, perché è il senso del luogo.


Infine  la specificità, nel significato dato da Max Weber nel 1919 di qualcosa facilmente riconoscibile per le sue caratteristiche originali (un dolce, un piatto, un evento una tradizione)


La pagina della piattaforma web Proditerra da cui è possibile effettuale il download della pubblicazione, è accessibile al link:


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