mercoledì 14 giugno 2017

Farm Advisory System

Il Sistema di Consulenza Aziendale 
(Farm Advisory System) 

  Dalla demarcazione delle funzioni alla formazione  e 

aggiornamento dei  consulenti

di  Nino Sutera




 L’indiscutibile ruolo di

supporto orizzontale di questa

misura per raggiungere diversi

obiettivi dello sviluppo

rurale,  trova nella sempre

verde legge 73/77    la

mission e la vision  

determinante, che attribuisce 

all’ESA attraverso le SOPAT 

un ruolo istituzionale

di primissimo piano a favore

del mondo agricolo e rurale

dell’isola, se pur nel

rispetto del principio della


separatezza delle funzioni.



                                           Nella programmazione dello sviluppo rurale 2014-2010, la misura sui servizi di consulenza - misura 2 dei PSR - è tra quelle che hanno particolare rilevanza per diverse priorità dell’Unione in materia di sviluppo rurale  . L’obiettivo è promuovere l’utilizzo dei servizi di consulenza per migliorare la gestione sostenibile e la performance economica e ambientale delle aziende agricole e forestali e delle piccole e medie imprese (PMI) che operano nelle aree rurali, oltre a promuovere la formazione e l’aggiornamento dei consulenti per aumentare la qualità e efficacia della consulenza offerta, novità quest’ultima introdotta nella nuova programmazione. Prevista nel Regolamento dello sviluppo rurale n. 1305/2013, all’articolo 15, essa mira a completare il Sistema di Consulenza Aziendale (Farm Advisory System) istituito dal Regolamento orizzontale (UE) 1306/20132 , ampliandone gli ambiti e la portata per quanto riguarda lo sviluppo rurale. La misura contribuisce soprattutto alla priorità orizzontale di promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali (Priorità 1) e, in particolare, alla Focus Area 1A (stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali); infatti, la spesa pubblica complessiva per la misura 2 entra nell’indicatore di obiettivo per questa FA insieme alla spesa prevista per la formazione (misura 1) e per la cooperazione (misura 16) 

La sottomisura 2.3 è rivolta mentre alla formazione dei tecnici consulenti . La finalità è quella di prevedere percorsi didattici che consentano l’elevazione della conoscenza specifica dei partecipanti sulle tematiche oggetto della consulenza,   in coerenza con gli obiettivi specifici delle Focus Area. Per assicurare un servizio di consulenza di elevata qualità, infatti, occorre curare la formazione e l’aggiornamento dei tecnici con uno specifico programma formativo.

L’operazione prevista nella presente sottomisura è il sostegno alla prestazione di servizi di formazione ai tecnici consulenti  . L’intervento comprende corsi formativi e di aggiornamento (in presenza, sia in aula che in campo, e e-learning) su argomenti specifici e generali, per garantire la qualità e la pertinenza della consulenza da fornire agli agricoltori, ai giovani agricoltori, ai detentori di aree forestali, altri gestori del territorio e imprenditori di PMI insediate in zone rurali. I corsi potranno prevedere anche forme di apprendimento on line, mediante l’uso di tecnologie multimediali, visite didattiche e di studio, stages.





In fine il principio della saparatezza delle funzioni.





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