SAMBUCA
(Agrigento) nell'ex chiesa S. Caterina audizione pubblica della
De.Co (Denominazione Comunale)
Dopo
i saluti del Sindaco di Sambuca, Martino Maggio, e di Vito Renato Maggio, Presidente
della Festa di Maria SS. dell’Udienza, gli interventi Nino Sutera, Michele Vaccaro, Giuseppe Bivona, Giacomo Dugo, prof Ordinario di Chimica degli Alimenti Direttore del Dipart
Scienze degli Alimenti Università Messina I lavori moderati da Fulvio Obici del
Miur.
Il
percorso Borghi GeniusLoci De.Co., mira
a salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della
globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Il Genius Loci
rappresenta l'essenza, l'identità di un territorio; ad esso appartengono le
immagini, i colori, i sapori ed i profumi dei paesaggi. Obiettivo del Percorso
GeniusLoci De.Co. è recuperare l’identità di un luogo, attraverso anche le
valorizzazione delle produzioni di eccellenza e delle tradizioni storiche e
culturali dello stesso, al fine di ottimizzarne la competitività.
Il
percorso innovativo “Borghi Genius Loci De.Co.”, attraverso il quale si intende
incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle
pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali, in grado di esprimere
l’essenza più autentica e di “raccontare” la storia di un territorio
finalizzato a rafforzare l’identità del territorio attraverso l’esaltazione
delle rispettive peculiarità gastronomiche, sulla base dell’assunto che una pietanza
non serve solo a soddisfare l’appetito ed a fornire all’organismo apporti
calorici e nutrizionali, ma riesce anche a “raccontare” la cultura, i valori e
le tradizioni dell’ambiente in cui la si cucina e, prima di tutto, la si
“pensa”.
Un
sistema per difendere la produzione locale salvaguardandola della
globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. La De.Co., pur
non essendo un marchio, rappresenta un riconoscimento strettamente collegato al
Territorio ed alla sua collettività.
•
il Comune di Sambuca, ha avviato questo percorso con l'intento di valorizzare
dal punto di vista culturale, turistico ed economico le eccellenze del suo
giacimento eco enogastronomico.
Tutela
della storia, delle tradizioni ed del patrimonio culturale comunale e i sapori
tradizionali legati alle produzioni tipiche sono un patrimonio di inestimabile
valore.
La
storia di questo prelibato dolce, MINNI di VIRGINI legata a quella di Zabut del
XVII sec, ed in particolare alla nobile famiglia Beccadelli.
Donna
Francesca Reggio, divenuta Marchesa di Sambuca per aver sposato Don Giuseppe
Beccatelli, in occasione delle nozze dell'unico figlio, Pietro, chiese alle
suore del Collegio di Maria di mettercela tutta per escogitare le novità
assolute nei campi di loro competenza e, tra questi, nel campo dei dolci.
•
il dolce fu frutto di un’ispirazione di Suor Virginia, che così lo descrive -
Guardavo questa mattina dalla finestra della mia stanzetta le colline che si
susseguono dalla Valle dell’Anguillara sino alla collina del Castellaccio e
alla costa della Minnulazza. La forma delle colline mi ha suggerito che noi
dovremmo presentare ai Marchesi un dolce che abbia la forma e, in quanto al
contenuto porti la dolcezza di questa terra.
-
Un dolce paesano, ma prelibato, fine..... che susciti nel momento in cui si
gusta l’istinto del sentimento, ed elevi al tempo stesso lo Spirito.
•
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, attraverso le parole del Principe Salina, farà
così commentare quel soave dolce frutto della magica terra del Gattopardo -
parfaits rosei, parfaits sciampagna, parfaits bigi - che si sfaldavano
scricchiolando quando la spatola li divideva, sviolinature in maggiore delle
amarene candite, timbri aciduli degli ananas gialli, e trionfi della Gola col
verde opaco dei loro pistacchi macinati, impudiche paste delle Vergini.
-
Di queste, Don Fabrizio si chiedeva - Come mai il Santo Uffizio, quando lo
poteva, non pensò a proibire questi dolci ? Trionfi della Gola
Al
termine degustazione di “minni di virgini” e “cous cous” con la collaborazione
dell’Ist. Alberghiero di Sciacca.
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