I mutamenti a
livello globale impongono una seria riflessione sul ruolo di acceleratore di
sviluppo che l’Ente locale è riuscito a conquistarsi, nel panorama competitivo
attuale, grazie alla valorizzazione delle sue potenzialità. Investire sul
territorio sembra essere il leit-motiv della gestione dinamica e consapevole che, necessariamente, deve passare per la
promozione del suo patrimonio.
In questo
contesto, le Denominazioni Comunali (De.Co.) assumono un ruolo strategico non solo nella
salvaguardia delle produzioni locali (siano esse agroalimentari,
enogastronomiche o artigianali), valorizzando il processo identitario di un
luogo, ma anche nella promozione del territorio.
Proprio attraverso una semplice delibera di giunta viene istituita la
"Denominazione Comunale" che censisce integralmente un prodotto come "proprio" di un luogo,
depositario di quell'insieme di valori e significati che l'intero percorso
storico di una comunità ha sedimentato nel corso dei secoli.
Le Denominazioni
Comunali costituiscono, nella loro straordinaria semplicità, una vera
rivoluzione culturale nell’ambito della salvaguardia delle identità
territoriali legate alla tradizione agroalimentare, enogastronomica e
artigianale di un luogo. Esse si configurano come lo strumento principe per
avviare congiuntamente sia un intervento di tutela delle specificità locali,
sia un’azione di sviluppo sostenibile del territorio, in cui gli elementi
endogeni costituiscono la vera leva di crescita sociale ed economica.
La Denominazione Comunale (De.Co.) impropriamente dette anche
Denominazione comunale d’origine, è la nuova frontiera sulla quale possono
operare i sindaci per salvaguardare l'identità di un territorio legato ad una
produzione specifica, con pochi e semplici parametri, il luogo di “nascita” e di “crescita” di un
prodotto e che ha un forte e
significativo valore identitario per una Comunità.
Si tratta
di un sistema che vuole difendere il locale rispetto al fenomeno della
globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori e sapere
«Il bene
identificato da una De.Co è un bene di un ben limitato territorio che nessuno
potrà imitare; frutto della terra, frutto della tradizione, di una particolare
abilità manuale non importa: è un bene definito, nel senso etimologico del
termine, cioè con dei confini.
Ciò che è dentro “è”, ciò che è fuori dai confini della De.Co. “non è”»
La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione al luogo storico di origine.
" Come io ammiro Picasso perché lo riconosco, così posso apprezzare un vino o qualsiasi altra cosa che viene dalla terra, se la riconosco. Trovo che questo sia un recupero di civiltà, di intelligenza e di libertà estremamente importante ". Così Luigi Veronelli, in una delle sue ultime interviste, spiegava lo spirito e l'importanza delle Denominazioni Comunali, ovvero la capacità d’identificare un prodotto territoriale come proprio di un territorio, di un luogo concedendogli una "carta d'identità" in grado di attestarne la provenienza e l'origine.
Ciò che è dentro “è”, ciò che è fuori dai confini della De.Co. “non è”»
La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione al luogo storico di origine.
" Come io ammiro Picasso perché lo riconosco, così posso apprezzare un vino o qualsiasi altra cosa che viene dalla terra, se la riconosco. Trovo che questo sia un recupero di civiltà, di intelligenza e di libertà estremamente importante ". Così Luigi Veronelli, in una delle sue ultime interviste, spiegava lo spirito e l'importanza delle Denominazioni Comunali, ovvero la capacità d’identificare un prodotto territoriale come proprio di un territorio, di un luogo concedendogli una "carta d'identità" in grado di attestarne la provenienza e l'origine.
Nella loro prima accezione le De.Co. si trovano a svolgere una funzione non
solo di difesa, ma di vera e propria conservazione del prodotto locale dalle
contaminazioni e dai processi globali di standardizzazione culturale, che
minano in misura sempre maggiore i cosiddetti antichi sapori e saperi tipici di
un territorio.
Se non interveniamo oggi, molto probabilmente non avremo, fra 10-15 anni, il nostro patrimonio di saperi, sapori e tradizioni da trasmettere ai nostri figli e ai nostri “ospiti” che arrivano sul nostro territorio per conoscerlo, viverlo ed ascoltarlo.
Pertanto, la De.Co. sulle produzioni locali consente di recuperare la memoria storica e le tradizioni di un luogo, come componenti determinanti del senso civico di appartenenza; di considerare la tradizione ed il lavoro alla base della qualità della vita; la conservazione eco-ambientale di un luogo come il mezzo necessario per la crescita dell’intero sistema socio-territoriale di riferimento.
Nella loro seconda valenza, invece, le Denominazioni Comunali diventano la leva su cui far ruotare l’intera economia locale. Basti pensare ai tanti “Piccoli Comuni” che trovano proprio nelle produzioni tipiche del territorio la vera “risorsa” su cui programmare il proprio sviluppo locale. Attraverso la loro valorizzazione formale e sostanziale s’inserisce un meccanismo di promozione all’esterno non soltanto del prodotto certificato come De.Co., ma dell’intero universo socio-culturale e storico del territorio d’origine.
La De.Co. è una realtà innovativa che restituisce agli abitanti le ricchezze del territorio e la loro tutela privilegia, chi il territorio lo vive: la Comunità.
La Comunità è chiamata a difendere e a riconoscere ciò che ne fa la storia e che nessuno potrà mai appiattire o imitare, realizzando in questo modo un livello di autocoscienza tale, riconosciuta dal Sindaco, che può dare adito allo sviluppo di un’economia, alla creazione di marchi o semplicemente a forme associative tra produttori.
Per garantire la sostenibilità di una De.Co. occorrono tuttavia due principi, la storicità del prodotto da promuovere, perchè si eviti improvvisazioni che possono nascere da meri interessi commerciali.
e la De.Co. come espressione di un patrimonio collettivo e non a vantaggio di una singola azienda.
Se non interveniamo oggi, molto probabilmente non avremo, fra 10-15 anni, il nostro patrimonio di saperi, sapori e tradizioni da trasmettere ai nostri figli e ai nostri “ospiti” che arrivano sul nostro territorio per conoscerlo, viverlo ed ascoltarlo.
Pertanto, la De.Co. sulle produzioni locali consente di recuperare la memoria storica e le tradizioni di un luogo, come componenti determinanti del senso civico di appartenenza; di considerare la tradizione ed il lavoro alla base della qualità della vita; la conservazione eco-ambientale di un luogo come il mezzo necessario per la crescita dell’intero sistema socio-territoriale di riferimento.
Nella loro seconda valenza, invece, le Denominazioni Comunali diventano la leva su cui far ruotare l’intera economia locale. Basti pensare ai tanti “Piccoli Comuni” che trovano proprio nelle produzioni tipiche del territorio la vera “risorsa” su cui programmare il proprio sviluppo locale. Attraverso la loro valorizzazione formale e sostanziale s’inserisce un meccanismo di promozione all’esterno non soltanto del prodotto certificato come De.Co., ma dell’intero universo socio-culturale e storico del territorio d’origine.
La De.Co. è una realtà innovativa che restituisce agli abitanti le ricchezze del territorio e la loro tutela privilegia, chi il territorio lo vive: la Comunità.
La Comunità è chiamata a difendere e a riconoscere ciò che ne fa la storia e che nessuno potrà mai appiattire o imitare, realizzando in questo modo un livello di autocoscienza tale, riconosciuta dal Sindaco, che può dare adito allo sviluppo di un’economia, alla creazione di marchi o semplicemente a forme associative tra produttori.
Per garantire la sostenibilità di una De.Co. occorrono tuttavia due principi, la storicità del prodotto da promuovere, perchè si eviti improvvisazioni che possono nascere da meri interessi commerciali.
e la De.Co. come espressione di un patrimonio collettivo e non a vantaggio di una singola azienda.
L'amministrazione comunale può creare facilitazioni ed opportunità, ma
poi occorre che il territorio creda nelle sfide". Il riferimento è alla
visione di un territorio dove si possa avviare un piano di sviluppo indirizzato a proporre
prodotti di rilevanza, da offrire, dotandoli
di una loro unicità.
In fine ma non
per ultimo la De.Co non è un "prodotto tipico" per
legge i prodotti tipici e di qualità sono solo quelli a marchio DOP ed IGP
regolamentati dal Reg. Ce 510/06 e a marchio STG regolamentato dal Reg. 509/06.
Le De.Co. mentre è
un prodotto del territorio (un piatto, un sapere, un evento, ect) con i quali
una comunità si identifica. Qual è dunque il valore di una De.Co.? Quello di
fissare, in un dato momento storico, ciò che identifica quel Comune. A memoria
futura, oppure come occasione del presente per cogliere un’opportunità di
marketing territoriale.
Noi ci ispiriamo
a un modello di De.Co per la Sicilia, che valorizza il Km zero, ma soprattutto,
a burocrazia zero e chiaramente a costo zero, per le aziende, per le
istituzioni e per i cittadini, dove gli elementi essenziali di relazionalità
sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-Tracciabilità-Trasparenza che rappresentano
la vera componente innovativa.
L’auspicio che
poi rappresenta la vera sfida, riuscire a realizzare una rete dei comuni De.Co.
per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati
viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle
loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel”
territorio, piuttosto che mettere su strada le merci”.
La De.Co Sicilia
ha l'ambizione di favorirne la diffusione. La difesa del territorio non ha
bisogno di tanta fantasia, ma di tanti fatti concreti. In altre parti del Paese
la de.co è una realtà consolidata,
condivisa e diffusa
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