INSETTI
A TAVOLA: NO GRAZIE
Non si può affidare a un'etichetta di un millimetro,
la scelta consapevole dei consumatori sulla questione dell’uso degli insetti a scopo alimentare, serve un’etichettatura più evidente. Per questo ho chiesto al governo italiano una pausa di riflessione e un approfondimento».
lo afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino
L’Unione
Europea ha portato gli insetti nelle tavole dei consumatori: larve gialle delle
tarme (Tenebrio molitor, un coleottero), la locusta migratrice
(Locusta migratoria), il grillo (Acheta domesticus), il tenebrione mugnaio
(Alphitobius diaperinus) e tante altre ne arriveranno nei prossimi mesi: il grillo domestico tropicale, la
mosca soldato nero.
Tutti
con il parere dell’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) perché gli
insetti possono essere veicolo di pericoli per la salute umana dovuti a:
·
sostanze chimiche (veleni, anti-nutrienti, farmaci veterinari utilizzati
nell’allevamento degli insetti, pesticidi o inquinanti organici presenti
nell’ambiente o nella dieta degli insetti, ecc.);
·
agenti fisici (parti dure degli insetti come il pungiglione, il rostro,
ecc.);
·
allergeni;
·
parassiti, virus, batteri e loro tossine o funghi;
·
condizioni di allevamento e di produzione, per le quali è necessario
prevedere norme specifiche al fine di garantire il controllo dei rischi per la
salute.
Molte
allergie alimentari possono essere connesse alle proteine, per cui è necessario
valutare se il consumo di insetti possa scatenare reazioni allergiche. Tali
reazioni possono essere provocate dalla sensibilità individuale alle proteine
di insetti, dalla reazione crociata con altri allergeni o da allergeni
residuati da mangimi per insetti.
Dario Cartabellotta
Direttore Dipartimento Agricoltura
La
manipolazione industriale post-raccolta e l’aggiunta di vari ingredienti (aromi
ed edulcoranti) svolgono un ulteriore ruolo nell’influenzare il carico chimico
del prodotto alimentare finale a base di insetti.
L’EFSA
ha valutato la questione degli allergeni, spiegando che al momento non si
escludono reazioni in chi soffre di allergia.
Diversi
studi suggeriscono che la chitina, che si trova comunemente negli esoscheletri
di invertebrati come crostacei, insetti e acari della polvere domestica, può
indurre reazioni allergiche per inalazione. Sarebbero necessarie ulteriori
ricerche per determinare se c’è qualsiasi associazione tra questa modalità di
potenziale allergenico della chitina e consumo di insetti.
Ma evidentemente c’è una notevole e ingiustificata esigenza di affrettare la loro commercializzazione a prescindere dall’esposizione a rischi per la salute almeno di determinate categorie di consumatori.
In
conseguenza alla diffusione di questi prodotti la Francia con l’ANSES (Agenzia
francese per l’alimentazione, l’ambiente e la salute e sicurezza sul lavoro) ha
condotto una revisione delle attuali conoscenze scientifiche sui rischi del
consumo di insetti.
Nel suo
parere fa il punto sui potenziali pericoli trasmessi dagli insetti e sulle
esigenze di ricerca in relazione a questo problema.
L’Agenzia
Francese raccomanda di istituire elenchi a livello dell’UE di specie
commestibili e regolamenti specifici per l’allevamento e la produzione di
insetti e prodotti a base di insetti, al fine di garantire il controllo dei
rischi per la salute in questo settore.
La tutela del Made in Italy
è
una cosa seria.
C’è
tutta questa necessità di modernizzare l’alimentazione degli italiani o
potrebbe rivelarsi in un boomerang contro le produzioni di qualità, quelle
biologiche la Dieta Mediterranea che vantano tradizioni millenarie?
I cibi
a base di insetti arriveranno anche nelle mense scolastiche e ospedaliere per
le quali si dovrebbero imporre cibi tradizionali e biologici proprio ai fini di
tutela della salute dei minori?
Siamo
cosi certi che in caso di utilizzo di Locusta migratoria congelata o essiccata,
le zampe e le ali dell’animale saranno rimosse per ridurre il rischio di
stipsi, che potrebbe essere causata dall’ingestione delle spine presenti sulle
tibie degli insetti, così come prescrive la proposta di decreto ?
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