venerdì 17 marzo 2023

INSETTI A TAVOLA: NO GRAZIE

 

INSETTI A TAVOLA: NO GRAZIE


Non si può affidare a un'etichetta di un millimetro,

 la scelta consapevole dei consumatori sulla questione dell’uso degli insetti a scopo alimentare, serve un’etichettatura più evidente. Per questo ho chiesto al governo italiano una pausa di riflessione e un approfondimento». 

lo afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino  

 

L’Unione Europea ha portato gli insetti nelle tavole dei consumatori: larve gialle delle tarme (Tenebrio molitor, un coleottero), la locusta migratrice (Locusta migratoria), il grillo (Acheta domesticus),  il tenebrione mugnaio (Alphitobius diaperinus) e tante altre ne arriveranno nei prossimi mesi:  il grillo domestico tropicale, la mosca soldato nero.

Tutti con il parere dell’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) perché gli insetti possono essere veicolo di pericoli per la salute umana dovuti a:

·         sostanze chimiche (veleni, anti-nutrienti, farmaci veterinari utilizzati nell’allevamento degli insetti, pesticidi o inquinanti organici presenti nell’ambiente o nella dieta degli insetti, ecc.);

·         agenti fisici (parti dure degli insetti come il pungiglione, il rostro, ecc.);

·         allergeni;

·         parassiti, virus, batteri e loro tossine o funghi;

·         condizioni di allevamento e di produzione, per le quali è necessario prevedere norme specifiche al fine di garantire il controllo dei rischi per la salute.

Molte allergie alimentari possono essere connesse alle proteine, per cui è necessario valutare se il consumo di insetti possa scatenare reazioni allergiche. Tali reazioni possono essere provocate dalla sensibilità individuale alle proteine di insetti, dalla reazione crociata con altri allergeni o da allergeni residuati da mangimi per insetti.

la Sicilia e' stata unica regione a prendere posizione contraria" 

Dario Cartabellotta 

Direttore  Dipartimento Agricoltura

La manipolazione industriale post-raccolta e l’aggiunta di vari ingredienti (aromi ed edulcoranti) svolgono un ulteriore ruolo nell’influenzare il carico chimico del prodotto alimentare finale a base di insetti.

L’EFSA ha valutato la questione degli allergeni, spiegando che al momento non si escludono reazioni in chi soffre di allergia.

Diversi studi suggeriscono che la chitina, che si trova comunemente negli esoscheletri di invertebrati come crostacei, insetti e acari della polvere domestica, può indurre reazioni allergiche per inalazione. Sarebbero necessarie ulteriori ricerche per determinare se c’è qualsiasi associazione tra questa modalità di potenziale allergenico della chitina e consumo di insetti.

Ma evidentemente c’è una notevole e ingiustificata esigenza di affrettare la loro commercializzazione a prescindere dall’esposizione a rischi per la salute almeno di determinate categorie di consumatori.

In conseguenza alla diffusione di questi prodotti la Francia con l’ANSES (Agenzia francese per l’alimentazione, l’ambiente e la salute e sicurezza sul lavoro) ha condotto una revisione delle attuali conoscenze scientifiche sui rischi del consumo di insetti.

Nel suo parere fa il punto sui potenziali pericoli trasmessi dagli insetti e sulle esigenze di ricerca in relazione a questo problema.

L’Agenzia Francese raccomanda di istituire elenchi a livello dell’UE di specie commestibili e regolamenti specifici per l’allevamento e la produzione di insetti e prodotti a base di insetti, al fine di garantire il controllo dei rischi per la salute in questo settore.

La tutela del Made in Italy 

è 

una cosa seria.

C’è tutta questa necessità di modernizzare l’alimentazione degli italiani o potrebbe rivelarsi in un boomerang contro le produzioni di qualità, quelle biologiche la Dieta Mediterranea che vantano tradizioni millenarie?

I cibi a base di insetti arriveranno anche nelle mense scolastiche e ospedaliere per le quali si dovrebbero imporre cibi tradizionali e biologici proprio ai fini di tutela della salute dei minori?

Siamo cosi certi che in caso di utilizzo di Locusta migratoria congelata o essiccata, le zampe e le ali dell’animale saranno rimosse per ridurre il rischio di stipsi, che potrebbe essere causata dall’ingestione delle spine presenti sulle tibie degli insetti, così come prescrive la proposta di decreto ?

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