Si è svolta la conferenza online, dal tema "Agave
sisalana prospettive della Ricerca e futuri sviluppi in
campo Farmaceutico, Artigianale, Agroindustriale".
Un importante momento di
divulgazione scientifica con la
partecipazione di autorevoli relatori in collegamento da diverse parti di
Italia, che hanno dato vita ad una conferenza
multidisciplinare di alto profilo, che ha preso in considerazioni diversi
aspetti biotecnologici, fitosanitari, botanici, artigianali ed agroindustriali
della pianta di Agave sisalana.
La conferenza è stata moderata da Sara La Rosa, giornalista e
Responsabile alla Comunicazione dell'Ente Parco dei Nebrodi, mentre i saluti
istituzionali sono stati del Presidente della Fondazione Mancuso onlus, Salvatore Mancuso, del Presidente dell'Ente Parco dei Nebrodi Domenico Barbuzza, del Sindaco del comune di
S.Agata di Militello, Bruno Mancuso e del Sindaco del Comune di
Acquedolci Alvaro Riolo.
Il Dipartimento all’Agricoltura dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, diretto da Dario Cartabellotta, considerato il crescente interesse verso l’Agave e più in generale verso le fibre vegetali per favorire lo scambio di esperienze e conoscenze, si appresta ad avviare i lavori del Gruppo Tematico “AGAVE” all’interno della Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura.
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScC2qd34uSWZ1X7t2WyrOp_b15vLgsd1uACaGK5W4XxSCgigg/viewform
La prima parte della conferenza ha
preso in considerazione la ricerca sui principi attivi presenti nel succo della
foglia dell'Agave sisalana, frazioni di biomolecole standardizzate dalla Aboca
S.p.A. ed attualmente utilizzati nella ricerca oncologica per contrastare un
tumore aggressivo come l'osteosarcoma, in abbinamento con farmaci
chemioterapici.
La ricerca condotta nei laboratori del Regina
Elena di Roma, e nei laboratori del Rizzoli di Bologna è stata illustrata dal
prof. Giovanni Blandino, dal dott. Massimo Serra e dal cav. Valentino Mercati
Presidente di Aboca S.p.A. che hanno confermato che tra poche settimane sarà
avviata la sperimentazione su cavie animali, dopo oltre dieci anni di
sperimentazione.
Questa importante ricerca è
attualmente finanziata grazie all'interessamento dell'Associazione Aurora
Tomaselli, che come ha spiegato da Roma il Presidente Roberto Tomaselli,
l'Associazione che porta il nome di Aurora, viene istituita dopo la morte per
osteosarcoma, all'età di tredici anni Aurora, e da allora l'Associazione non si
è mai fermata, realizzando eventi per raccogliere fondi per portare avanti la
ricerca medica sull'Agave sisalana, pianta sulla quale per casualità Aurora si
era punta durante un viaggio in Sardegna.
La foglia di Agave sisalana,
contiene delle importanti fibre ligneo-cellulosiche, resistenti, utilizzati da
sempre dagli abitanti dello Yucatan, infatti la caratteristica della resistenza
delle fibre la rende idonea come cordame.
Interessante è stato l'intervento del Capitano
di Vascello Andrea Caporossi, che ha illustrato la mission dello Stabilimento
Militare da lui Diretto presso Castellamare di Stabia, ovvero la corderia
militare che esiste da duecento anni, un pezzo di storia tutta italiana, che
attualmente utilizza d'importazione alcune decine di tonnellate di Sisal
proveniente dalle coltivazioni in Madagascar, Tanzania.
Il Comandante ha sottolineato la
resistenza della fibra che ottimamente si adatta alle esigenze della marineria
militare, infatti lo Stabilimento
realizza pregiato cordame in fibra di Sisal per le Navi Militare scuola
come per l'Amerigo Vespucci o la
Palinuro, la corderia può essere contattata dai proprietari di navi storiche
per poter farsi realizzare corde in Sisal.
In passato la fibra di Sisal è
stata utilizzata oltre che in marineria, anche in agricoltura,
nell'artigianato, oggi la si trova nella GDO sotto forma di tiragraffi, guanto
per la cosmesi.
Un importante applicazione o meglio l’utilizzo
delle fibre estratte dalla pianta in modo manuale è stato illustrato
dall'architetto Grazia Pizzillo, Designer.
Un'arte che ha messo in pratica oltre venti
anni fa, con la realizzazione di lampade, con una struttura in ferro battuto ed
avvolte da filigrana di fibre e cellulosa, creando particolari e rilassanti
giochi di luce, la Designer Pizzillo si è proposta di mettere all'asta alcune
sue creazioni, per raccogliere fondi per aiutare l'Associazione Aurora Tonaselli, a portare
avanti la ricerca sull'Agave sisalana. Questa iniziativa è stata presa in
considerazione anche dal prof. Mauro Cappotto, invitando alla realizzazione di
eventi a tema presso il museo diffuso di Ficarra, da lui Diretto.
Per il prof. Cappotto, le Agavi, sono elemento
del nostro paesaggio, esprimono forte sicilianità e ruralità, da Ficarra è
venuta la messa a disposizione di terreni per eventuali coltivazioni anche
sperimentali di Agave sisalana.
Oggi la fibra ricavata dall'Agave
sisalana, rappresenta un'importante fibra tessile, che commercialmente ed a
livello internazionale prende il nome di Sisal, una fibra tessile sicuramente
da rivalutare alla luce anche delle nuove e più stringenti normative sull'uso
delle materie plastiche
. Un importante studio è stato
messo in evidenza dai ricercatori del CNR di Taranto, infatti l'IRSA con i
dottori Petrocelli, Portacci e Cester, hanno dimostrato che sostituendo
l'attuale rete in polipropilene per l'allevamento dei mitili (cozze) il
risultato finale è stato ottimo, utilizzando la rete realizzata in fibra
naturale, vegetale di Sisal.
Un altro ed importante impiego
innovativo della Sisal, è quello dei biocompositi, di questa unione della fibra
di Agave con matrice polimerica, dove la ricerca è incentrata a sostituire
fibre minerali che danno problemi all'ambiente dopo il loro utilizzo, ne hanno parlato ampiamente il cav. Carmelo Giuffrè
Presidente dell'Irritec S.p.A. unitamente all'ing. Erica Rodi responsabile
materie prime, durante l'intervento sottolineando l'impegno aziendale, nella
continua ricerca e sviluppo di prodotti sempre meno impattanti per l'ambiente
agricolo e naturale.
L'Agave sisalana pianta oggi
naturalizzata in tutto il bacino del Mediterraneo, pur essendo adatta alla
coltivazione in terreni marginali, con poche od assenti risorse idriche, senza
particolari pratiche agronomiche dal terzo anno in poi dalla messa a dimora, ha
bisogno per la sua coltivazione per scopi agroindustriali di autorizzazioni,
questo argomento è stato trattato dal dott. Filadelfio Conti Dirigente
dell'Osservatorio delle Malattie delle Piante della regione siciliana, tale
osservatorio ha il compito anche di monitorare eventuale patogeni che possano
arrivare dall'estero e minacciare le colture mediterranee.
L'Agave sisalana è arrivata in
Italia, o meglio in Sicilia prima del 1889, come ha spiegato il Direttore
dell'Orto botanico di Palermo il prof. Rosario Schicchi, infatti si trovano
notizie certe e documentate nei bollettini del regio Orto botanico di Palermo,
a firma del prof. Terraciano.
L'Agave sisalana, prima
sperimentata all'interno dell'Orto botanico poi impiantata per ricavarne la
fibra di Sisal, nell'Isola di Mozia e successivamente ad Acquedolci in
provincia di Messina, viene abbandonata definitivamente come coltura da reddito
dal 1970, con l’avvento delle fibre industriali (oggi considerati altamente
inquinanti)
Un importante documento fotografico
è pervenuto agli organizzatori della conferenza dall'Ufficio Cultura del comune
di Villasanta (Monza Brianza) cioè la foto dell'Agave sisalana del 1892
custodita nel fondo fotografico
"Camperio" mantenuto attualmente presso la Biblioteca del comune di
Villasanta, foto scattata da Filippo
Camperio all'Ortobotanico di Palermo, dove vengono immortalati Il Direttore
dell'Ortobotanico prof. Antonino Borzì e l'Ufficiale della Marina e famoso
esploratore Manfredo Camperio.
L'intervento del dott. Ignazio
Digangi, Direttore dell'Ente Parco dei Nebrodi, e Direttore responsabile del Consorzio
della Banca vivente del Germoplasma vegetale con sede ad Ucria, ha messo a
disposizione le attrezzature e quanto possibile per un eventuale
pre-caratterizzazione di materiale vegetale, proveniente dall'Agave sisalana,
creando una rete di ricerca già prospettato nel suo intervento del Direttore
dell'Ortobotanico di Palermo prof. Rosario Schicchi.
In conclusione l’intervento di Nino
Sutera, Responsabile dell’Osservatorio di Neoruralità dell’Assessorato
regionale al’Agricoltura, il quale nel complimentarsi con gli organizzatori e i
relatori, ha evidenziato che l’Assessorato metterà a disposizione la Rete
regionale del sistema della conoscenza e dell’innovazione in Agricoltura attraverso l’istituzione del Gruppo Tematico
AGAVE
Un
organizzazione perfetta, considerato anche la qualità e il numero dei relatori
in campo, è stata gestita da remoto dal Centro Diurno per l'aggregazione
sociale della Fondazione Mancuso a S.Agata di Militello, la regia è stata
curata in presenza dal Segretario del Rotaract di S.Agata di Militello Fabio
Carollo e con il supporto dell'Ing. Salvatore Mignacca, e dal
Segretario Generale Antonino Morabito il coordinamento e l’ottimizzazione è
stato curato da Rosario Paolo Salanitro,
Consulente Fitosanitario.
Video dell’evento.
Nessun commento:
Posta un commento