domenica 1 marzo 2020

Misura 2.1 Il ruolo pubblico della conoscenza in agricoltura.


danielatornatore

Abbiamo incontrato Nino Sutera

responsabile della Manifestazione d’interesse 

per una long list di consulenti dell'ESA

Diploma di Laurea in Scienze  e Tecnologie Agrarie,     Funzionario Direttivo della Regione Siciliana,   “Formatore Consulente” del Formez,  Iscritto all’Albo regionale dei Formatori interni presso il Dipartimento della Funzione Pubblica della Regione Sicilia   -  Ideologo dei Borghi GeniusLoci De.Co.  Ideologo   Percorso informativo di sviluppo locale “Un Villaggio di idee” Coordinatore  del  G.I.T (Gruppi d’interesse territoriale del MIUR)   e tra i ideologi della Libera Università Rurale, Divulgatore Agricolo dell’Assessorato Agricoltura,  consulente nel PAN fitofarmaci e formatore,  Responsabile dell’Azienda Sperimentale Campo Carboj,   dell’Ente di Sviluppo Agricolo, autore di diverse pubblicazioni e relatore in oltre 300 eventi divulgativi,infine  blogger.



Iniziamo proprio dalla fine, blogger con oltre 5000 contatti al mese, che è un risultato straordinario.  E’ sorpreso?

Non lo so se è un risultato straordinario, so che c’è un grande vuoto da colmare, e sinceramente non penso che  i blogg da soli possono colmare un deficit  di investimenti immateriali.

Veda, è  ormai certo che le aree d'Europa  che investono in risorse immateriali, sconoscono lo stato di crisi del settore agroalimentare. Di contro, le regioni che non credono che lo sviluppo dipenda dagli elementi dell'economia della conoscenza, ogni stagione è buona per chiedere lo stato di crisi. Non è un caso, ma la realtà dei fatti.

Nel Veneto, per esempio ritengono che siano strumenti inderogabili e indispensabili per la crescita economica, in Sicilia mentre (  non è una critica alla governace attuale) ormai da  tanto tempo,  non c’è più traccia di attività  di  divulgazione e di informazione. La frequenza di visitatori del blog forse indica, che c’è una grande richiesta di informazioni tematiche.

Lei è componente del tavolo nazionale della Rete Rurale  del MIPAF, sulla misura 2  intanto che cos’è? 

Nella programmazione dello sviluppo rurale 2014-2010, la misura sui servizi di consulenza - misura 2 dei PSR - è tra quelle che hanno particolare rilevanza per diverse priorità dell'Unione in materia di sviluppo rurale. L'obiettivo è promuovere l'utilizzo dei servizi di consulenza per migliorare la gestione sostenibile e la performance economica e ambientale delle aziende agricole e forestali e delle piccole e medie imprese (PMI) che operano nelle aree rurali, oltre a promuovere la formazione e l'aggiornamento dei consulenti per aumentare la qualità e efficacia della consulenza offerta, novità quest'ultima introdotta nella nuova programmazione.

Il Reg. (UE) n. 1306/2013 all’art. 12 stabilisce che gli Stati membri istituiscono un sistema di consulenza aziendale (“Farm Advisory System” - FAS). Tale previsione è stata recepita a livello nazionale dall’art. 1-ter del decreto-legge 24 giugno 2014 n. 91 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014 n.116  e le disposizioni attuative prima citate sono state stabilite con decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di concerto con il Ministero della Salute, del 3 febbraio 2016 n. 1259 ( GU n.38 del 16-2-2016);

Come nasce la Manifestazione d’interesse per una long list di consulenti?

Il Consiglio di Amministrazione dell’Ente di Sviluppo Agricolo  su proposta del Direttore Generale Fabio Marino,  ha approvato l’INVITO AD UNA MANIFESTAZIONE D’INTERESSE per Istituzione di una Long List di figure professionali  per l’attuazione dei obiettivi contemplati dal   Decreto ministeriale del 3 febbraio 2016  e dal PSR 2014/2020 Sicilia Misura 2 Sottomisura 2.1, che ho elaborato, anche tenendo conto delle cose che ho appreso a Roma.   

E’ quindi?

Da quasi  4 anni nei blog abbiamo spesso argomentato sul ruolo strategico della consulenza in agricoltura, abbiamo in qualche misura preparato il terreno,  anche con   una serie di seminari e convegni in tutta l’isola, che hanno prodotto  tantissimi richieste di approfondimento, ma soprattutto   abbiamo elaborato di una proposta credibile.

A chi è destinato?

Agronomi e dottori forestali, medici veterinari, agrotecnici, architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, biologi, chimici, psicologi, dottori commercialisti ed esperti contabili, geologi, geometri e ingegneri, tecnologi alimentari, periti agrari, consulenti del lavoro, assistenti sociali, dietisti, educatori professionali e altro ancora, per consulenza ormai da qualche anni si intende un   un team di consulenti con competenze multidisciplinari

Qual è lo stato dell’arte?

Gli Uffici dell’Assessorato stanno predisponendo il bando, che dovrebbe essere pubblicato entro il c.a.

E' soddisfatto del lavoro?

Si è innegabile, consideri anche che il lavoro che abbiamo svolto è stato mutuato anche da altri enti,compreso di qualche errore di ortografia.   

E' i frutti?

 Quelli sono un patrimonio di tutti, ma onestà intellettuale vuole, che non possono essere intestati a chi non è stato partecipe e artefice del cambiamento, o a chi è stato spettatore passivo nella fase di programmazione e avvio delle azioni

Da febbraio del 2017, coordina l'Osservatorio di NeoRuralità, ecco ci parli della NeoRuralità?

NeoRurale  è    un modo per descrivere, chi torna alla terra fondendo tradizione ed innovazione. Chi vede nella NeoRuralità una concreta opportunità per se stessi, le proprie famiglie e le comunità locali, un processo culturale condiviso  di valenza diffusa.

Il modello di sviluppo seguito da Neorurale è frutto di una profonda innovazione culturale nelle zone rurali. Un cambiamento di prospettiva che non prevede lo sviluppo di nuove tecnologie, ma utilizza in modo creativo quelle esistenti

Un Ente pubblico ha il diritto-dovere di osservare il fenomeno che già è una realtà in tutt'europa.

Ecco allora che  neorualità e  neoagricoltura contadina  stanno introducendo ‘nuovi/antichi codici’ di produzione di qualità locale e ambientale in rapporto a nuove forme sociali di scambio diretto con l’autorganizzazione del consumo. 

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