La Food and Drug Administration ha rivisto la definizione di questo alimento. Fa talmente bene nella prevenzione e nel contrasto ad una serie di malattie che deve essere considerato alla stregua di un farmaco. Ma deve essere assunto e conservato seguendo regole precise.
È su tutti i giornali, che la statunitense Food and Drug Administration (FDA), il severo ente governativo che vigila sulla regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, che saranno distribuiti sul suolo americano, ha rivisitato la definizione di olio extravergine d’oliva da alimento salutare a medicinale. Gli americani non hanno chiuso gli occhi davanti alle sempre più numerose e solide evidenze scientifiche di efficacia clinica dell’oro giallo o Mr. EVOO (come simpaticamente lo siglano gli anglosassoni) nella prevenzione di letali malattie cardiovascolari e deficit cognitivi tipici dell’anziano, oltre che nel ridurre il rischio del silenzioso diabete mellito di tipo II.
E forse non tutti sanno che
l’assunzione quotidiana di olio extravergine d’oliva è utile a ridurre il
rischio di cancro alla mammella grazie alle sue grandi proprietà
anti-infiammatorie e nutrigenomiche. Gli yankee non hanno avuto bisogno di
altre prove per procedere e, come spesso accade, hanno bruciato sul tempo i
legislatori del vecchio continente mediterraneo, dove il millenario oleum oliva
è nato, diffondendosi dalla Siria, sede delle prime colture di alberi d’olivo
(Olea europaea), fino a diventare firma autorevole della cucina “made in
Italy”, e non solo. Di recente, infatti, l’olio extravergine d’oliva è stato
riscoperto come unguento lenitivo per la protezione della pelle, grazie al suo
contenuto in squalene, da cui origina il più stabile squalano (un idrocarburo
saturo di natura terpenica) utilizzato ampiamente dalla cosmesi moderna, ma
questa è un’altra storia.
Come assumere l'olio extravergine
Il claim FDA stabilisce che è
sufficiente ingerire ogni giorno, ed entro massimo 12/18 mesi dall’estrazione
(secondo la legge italiana (Legge n.9/2013, art.7), dalla data
d’imbottigliamento del prodotto), 2 cucchiai (23 grammi) di olio extravergine
d’oliva (avente notoriamente un contenuto di acido oleico tra il 70 e l’80%),
crudo e lavorato a freddo, per garantire al nostro organismo l’assunzione di
almeno 17.5 grammi di acido oleico, un importante acido grasso monoinsaturo
della famiglia degli omega 9, 4.5 milligrammi di vitamina E, un noto
antiossidante liposolubile, 10 milligrammi di efficaci polifenoli (tra tutti
l’oleocantale, il tirosolo, l’idrossitirosolo e l’oleaceina), potenti
modulatori dell’espressione di geni protettivi in modo epigenetico (senza
modificare la sequenza del DNA), che abbondano (>600mg/kg di olio) in
specifiche varietà di olivo, come le pugliesi Coratina e Ogliarola, le toscane
Maurino e Moraiolo, la spagnola Cornicabra e la californiana Mission.
L'olio extravergine di oliva è
ufficialmente una medicina
Foodcollection GesmbH / foodcollection
Olio per frittura (AFP)
Sebbene il coraggio nell’innovare
parla americano, le evidenze scientifiche a supporto dell’innovazione parlano
anche italiano. Nel 2016 è stato dimostrato da un gruppo di ricercatori
dell’Università Aldo Moro di Bari che la singola assunzione da parte di
soggetti sani, al mattino e a digiuno, di 50 millilitri (44 grammi) di olio
extravergine di oliva Coratina promuove l’espressione di microRNA (miR; i più
piccoli RNA in natura che bloccano l’espressione di specifici geni) ad azione
anti-infiammatoria (miR-23b-3p) e anti-tumorale (miR-519b-3p), mentre inibisce
l’espressione di microRNA che favoriscono l’insorgenza della resistenza
all’insulina (miR-107) ().
Al momento, il riconoscimento
statunitense a Mr. EVOO si basa sul suo elevato contenuto di acido oleico e,
anzitempo, ne potrebbero giovare anche altri olii vegetali, come il più
economico olio di semi di girasole alto oleico (acido oleico:85-86%) ottenuto
per estrazione e raffinazione chimica (che prevede l’uso di solventi), sebbene
privo dei preziosi polifenoli dell’olio extravergine d’oliva, ma più stabile e
resistente di Mr. EVOO ad alte temperature (come durante la frittura).
A chi fosse interessato, è bene
ricordare che 23 grammi di olio extravergine d’oliva garantiscono l’apporto di
poco più di 200 calorie. Pertanto, Mr. EVOO dovrebbe essere il condimento
esclusivo di una dieta bilanciata e povera di grassi, come quella Mediterranea
oppure quella DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), per evitare un
eccessivo introito di calorie da grassi. Gli studi a supporto della decisione
della FDA erano sotto gli occhi di tutti da anni e dimostrano che la
sostituzione nella dieta di alcuni acidi grassi saturi, come quelli a lunga
catena (ad esempio, l’acido palmitico e l’acido miristico), con giuste dosi
di acido oleico e/o acidi grassi
polinsaturi (ad esempio, gli omega 3) riduce fortemente i livelli sierici di
colesterolo totale e colesterolo LDL, tra le principali cause di aterosclerosi.
Gli effetti sul colesterolo HDL , invece, sono ancora tutti da verificare.
La corretta conservazione
Ma quali precauzioni usare per non
danneggiare Mr. EVOO? Al fine di non alterare il suo potenziale nutraceutico,
andrebbe ricordato che Mr. EVOO è molto esigente e preferisce:
- essere conservato a una temperatura
tra i 14 e i 18 gradi; mentre, non ama temperature elevate oppure vicine o
inferiori allo zero;
- essere custodito in piccoli (massimo
500 millilitri) contenitori ben chiusi, sempre puliti, di vetro (opaco o
scuro), di porcellana o di acciaio inox, in luoghi freschi e lontani da
contaminazioni aromatiche. Sebbene la latta sia un buon compromesso per brevi
periodi, la plastica per alimenti non dovrebbe essere mai utilizzata. - - Ricordando, però, che nella ristorazione la legge italiana legge 161 del 30
ottobre 2014 (articolo 18, comma 1 c) prescrive l’uso di contenitori chiusi,
etichettati e non rabboccabili, mentre vieta l’uso di gradevoli e artistiche
ampolle o oliere “domestiche”.
non essere a contatto con l’ossigeno e
per questo non farlo residuare a lungo in contenitori mezzi vuoti, anche se
ermeticamente chiusi.
dir@agi.it.
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