nucciatornatore
L’Azienda sperimentale
Campo Carboj alla II° Giornata della Biodiversità Siciliana
La Giornata della Biodiversità Siciliana è stata una iniziativa promossa e organizzata dall’insuperabile
Guido Bissanti del Movimento Azzurro
della Sicilia, con l’obiettivo, attraverso il coinvolgimento delle aziende
agricole, delle Imprese del settore e dei consumatori, di promuovere una nuova
cultura del cibo: dalla produzione al consumo.
L’evento, è stato patrocinato dall’ Ente di Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana, dal Comune di Palermo, è organizzato in collaborazione con l’Associazione Volontari per la Terra, l'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Palermo –
Oltre 30 le Aziende siciliane, le Società ed Imprese che hanno presentare i loro prodotti.
Nello spazio dedicato alle comunicazioni, interventi qualificati tra i quali di Guido Bissanti, Arturo Genduso , Paola Armato.
All’evento ha preso parte Lillo Sardo, Consigliere del cda dell’Ente di Sviluppo Agricolo, che ha affermato," la banca della raccolta del germoplasma, presso l’Azienda sperimentale Campo Carboj, è un lavoro straordinario, frutto dalla partecipazione attiva di eccellenze professionali, funzionari dell’Ente, docenti universitari, ricercatori, , vivaisti, innestatori, titolari di frantoi, commercianti di olio ed esperti olivicoltori delle varie aree di provenienza delle cultivar di olivo, Un esempio concreto come un Ente pubblico sa essere capace di interpretare le esigenze del tempo in cui viviamo, La vera sfida dei prossimi mesi è dotarla di risorse economiche adeguate, per non disperdere trenta anni di attività e storia contemporanea."
Nino Sutera, nel porgere i saluti a nome del Direttore Fabio Marino, ha affermato, la neoruralità rappresenta uno dei tratti culturali caratteristici della nostra epoca, una reazione alla crisi della società occidentale: crisi che è insieme ecologica, sociale etica e morale. La manifestazione più vistosa è il movimento a favore della rinaturalizzazione urbana e le iniziative di valorizzazione residenziale, del territorio rurale, ma soprattutto alla riscoperta delle radici dell’antica civiltà contadina. In molti Paesi europei compresa l'Italia, si moltiplicano le esperienze, ed è in continua crescita il numero di cittadini che abbandonano le città e vanno ad abitare in campagna dove possono godere di una casa individuale con abbondante verde circostante, di cibi genuini, e ritmi tranquilli. L’azienda Campo Carboj venne istituita nella seconda metà del 1900, allo scopo di contribuire a promuovere lo sviluppo del comparto agricolo, obiettivo dei governi post bellici nazionali e regionali. Tante le iniziative di successo svolte nel corso degli anni, come per esempio l’Azienda custodisce la banca di collezione del germoplasma dell’olivo autoctono siciliano. Le nuove tematiche sono, la multifunzionalità, l’agricoltura sociale, la fruizione degli spazi verdi, per esempio, oltre all’agricoltura produzione di derrate alimentari, nel rispetto della biodiversità e dei prodotti identitari, ha concluso Nino Sutera Funzionario dell’Ente e responsabile dell’Osservatorio della Neoruralità, presso l’Azienda sperimentale Campo Carboj.
“Quanto più la città è fonte di apprensione (disoccupazione, instabilità, etc.), tanto più la campagna rassicura. Più il presente è aggressivo, tanto più il passato appare dolce. Quanto più si è disorientati, tanto più si godrà della compagnia di persone genuine. È questo che ricercano essenzialmente i cittadini: emozioni semplici, in un mondo semplice fatto di cose semplici. Il knowhow del turismo rurale si fonda, in larga misura, sulla capacità dei rurali di far conoscere, ossia sulla loro capacità di comunicare, mediante le parole, l’atteggiamento, l’ambiente e le attività, con i cittadini che hanno perso il contatto con la campagna e la natura, per i quali il mondo rurale genera un nuovo esotismo, un lusso supremo, quello delle cose semplici.” Henri Grolleau, - 1987
Alla manifestazione hanno partecipato tra gli altri l'On Palmeri Deputata all'ARS. La manifestazione si è conclusa con un saggio musicale
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