domenica 30 marzo 2014

“STREET FOOD” tra gastronomia e identità dei territori

    
Angelo Franzò, chef Castelvetranese, cresciuto nel cuore di Palermo, tra gli inconfondibili odori e sapori dei tipici “ cibi da strada”, attraverso l’esperienza maturata e con l’impiego di materie prime rigorosamente territoriali, che rispecchiano le tradizioni e le identità della Valle del Belice, propone, in chiave innovativa, lo “STREET FOOD” come messaggio gastronomico e turistico.  

L'evento si terrà il 17 aprile 2014 presso l'Agriturismo Campo Allegro (Strada Statale 119 km 47, Santa Ninfa).
Sarà presente all'evento il VOGLIMI DI SELINUNTE CHE in simbiosi di idea, CONTINUERA' IL PERCOSO PRESENTATO NELL'OCCASIONE  
In collaborazione con: 
- Agriturismo Campo Allegro  e la chef Cristina Morrione padron della casa 
- la Dott.ssa Serafina Di Rosa Responsabile del presidio Slow Food del Pane Nero di Castelvetrano.
- il Dott. Nino Sutera, Direttore della Libera Università Rurale dei Saperi & dei Sapori di “Menfi (AG)”.


Come si traduce “street food”

In un variegato e ghiotto paradigma di delizie. Ci sono i cosiddetti "pezzi", ad esempio i calzoni al forno e fritti, le ravazzate (pan brioche ripieno di carne trita), il "rollò" con wurstel e lo sfincione, una focaccia con pomodoro, cipolle, acciughe e caciocavallo. Venduto letteralmente per strada, quest'ultimo viene segnalato da pittoreschi strilloni che richiamano l'attenzione gridando "chistu è spinciuone, fatto ra bella viaro, chi ciavuro!" (questo è sfincione, fatto per bene, che profumo!). E ancora u pani ca meusa, un panino ripieno di milza e polmone di vitello stracotti nello strutto.

giovedì 27 marzo 2014

Itinerari motivazionali del gusto e del respiro – Psicologia del gusto e itinerari devozionali – 2° incontro Decalogos Tour 2014


 Ho conosciuto l’Arh. Antonella Italia e le sue inedite iniziative con Itimed, attraverso Giovanna Gebbia, un vulcano di idee, ho trovato subito le iniziative, diverse da quelle  che abitualmente frequento, se pur affini.

  Decalogos Tour – 2014 CAMMINI E TRAZZERE DI SICILIA: dieci itinerari di riscoperta sensoriale tra natura fede e cibo, per uno sviluppo turistico relazionale,  possiede un carisma innovativo, che professionisti hanno saputo  costruire,  per certi versi  un filo conduttore con GeniusLoci De.Co.
Ho partecipato al primo incontro e  inevitabilmente al secondo  di  venerdì 21 marzo  , presso le Sale dell’Hotel Quintocanto e Officine del Gusto   a Palermo.
Hanno animato l’appuntamento Il Dott. Dario Ruvolo, psicologo del gusto e la D.ssa Elena Foddai psicologa,    il Prof. Rosario Schicchi, Ordinario al dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Palermo, la D.ssa Rosalba Contentezza psicologa e psicoterapeuta dell’alimentazione dell’Associazione CTI On Luss, Angelo Franzò, Chef del Cave Bianche di Favignana.
Itinerari motivazionali, connessioni fra l’Uomo e la Terra, un modo speciale di percorrere il territorio introiettando il paesaggio, attraverso la percezione del gusto come percorso di benessere, fondato sulle interconnesioni tra cibo, natura, cammini e devozione. Un viaggio di riscoperta interiore partendo dagli stili di vita legati alla cultura mediterranea, della mobilità lenta e del respiro, come approccio verso nuovi sistemi di fruibilità del territorio.
 Il “clan” di Genius Loci, De.Co. si amplia, oltre ai custodi già insigniti del riconoscimento “Custode dell’identità Territoriale” presenti Antonella Italia, Angelo Franzò, Giovanna Gebbia, Graziano Barbanti, Bartolo Fazio, Francesca Cerami, l’albo si arricchisce dei nuovi Custodi, Rosanna Contentenzza, Elena Foddei, Rosanna La Barbera,   Rosario Schicchi.







lunedì 24 marzo 2014

Cammini, trazzere, gusto e devozione


Le nuove sfide di ITIMED tra riscoperta e valorizzazione della ruralità e rigenerazione urbana" 

La terza edizione del Decalogos Tour ha preso il via tracciando le linee di un nuovo, affascinante percorso: i consensi e i risultati ottenuti nel 2012 e nel 2013 e la preziosa rete di relazioni tessuta da ITIMED orientano a proseguire all’insegna di nuove sfide, volte alla (ri)scoperta del territorio e alla diffusione di una nuova visione del turismo e dell’accoglienza fondata sulla centralità del viaggiatore e della sua interiorità, sull’esplorazione lenta dei luoghi, sulla valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale. 

In sintesi, ITIMED conferma anche quest’anno la “ricetta” che, nel panorama delle associazioni locali e non solo, ne fa il tratto distintivo quando si parla di turismo integrato: ricerca, innovazione, marketing e grande attenzione rivolta alla viabilità storica, alle tradizioni rurali, alla religione e al cibo. 
Sono queste le tematiche che animeranno gli incontri del 2014: grande spazio alle riflessioni sulla natura, la fede e il gusto, affiancate da una mappatura rigorosa del territorio isolano che non è mai stata e non sarà nemmeno quest’anno un esercizio tecnico o stilistico, bensì un supporto validissimo a beneficio di sindaci, cooperative, associazioni e partner pubblici e privati accomunati dalla volontà di analizzare compiutamente le strategie da adottare per realizzare uno sviluppo in sintonia con le vocazioni naturali del territorio e la sua storia. 
Il calendario di eventi e incontri è stato presentato ufficialmente presso lo Spazio Cultura della Libreria Macaione dal presidente di ITIMED Antonella Italia, che ha illustrato le principali azioni che l’associazione ha in programma per l’anno in corso, anche in considerazione di due “appuntamenti” ormai prossimi: la candidatura UNESCO dell’Itinerario Arabo Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale e l’Esposizione Universale di Milano nel 2015, due immense vetrine alle quali corrispondono opportunità straordinarie di sviluppo, sia sotto il profilo della visibilità mediatica che su quello dell’affermazione delle specificità locali nel mercato globale. 
E, naturalmente, di promozione delle immense risorse artistiche, architettoniche e culturali che il nostro territorio possiede, malgrado spesso siano offuscate dal degrado e da una diffusa incapacità gestionale da parte di alcuni dei soggetti preposti alla loro salvaguardia e valorizzazione. 
È finito il tempo di porsi domande sterili: non ha senso chiedersi, infatti, se la cultura debba avere una corsia preferenziale rispetto all’economia o viceversa. 
In un sistema evoluto, esse sono infatti destinate ad influenzarsi reciprocamente, dando vita ad un circolo virtuoso che può generare solo benessere. 
È lecito attendersi anche quest’anno, da ITIMED, un’interlocuzione serrata con le amministrazioni locali: la sinergia tra pubblico e privato, infatti, è senza dubbio uno degli esiti qualificanti che l’associazione ha raggiunto nel tempo, e che rappresenta la piattaforma di lancio di tutte gli interventi possibili di rigenerazione territoriale, con particolare rifermento a distretti rurali e al patrimonio costituito da trazzere, tradizioni enogastronomiche ed elementi devozionali. 
Il tema del primo incontro “ Cammini e trazzere normanne di Sicilia: dieci itinerari esperienziali su natura fede e cibo” Incontro hanno preso parte    Aurelio Angelini, Docente UNIPA e Presidente della Fondazione Unesco, Nicolò Cisarò storico enogastronomico, Marcello Messeri GAL Terre Normanne,Nino Sutera Direttore della Lurss.Onlus, e imprenditori del territorio.
Condotto da Marianna La Barbera giornalista e Giovanna Gebbia responsabile marketing Itimed moderano Arch. Antonella Italia e Federico Pensovecchio Ass. Itimed Durante   l’incontro è stato  presentato il libro “ La Trasparenza del miraggio” di Laura Lo Mascolo edizioni Qanat  
 Al termine la consegna dei riconoscimenti di “Custode dell’Identità Territoriale del GeniusLoci De.Co. ad Aurelio Angelini, Marcello Messeri, Ivana Calabrese, Alessandra Carruba  e Laura lo Mascolo.

sabato 22 marzo 2014

GeniusLoci De.Co. Ambasciatori & Custodi


Ogni singolo comune, degli 8.000 sparsi in tutta Italia, possiede un patrimonio concreto che è l'espressione della propria tradizione culturale; affinché questa tradizione, gastronomica in primis, non sparisca sono state ideate, da Luigi Veronelli, le De.Co.

Ebbene ribadire che a  livello economico la  DE.CO.,   non porta alcun beneficio diretto e ovviamente se non utilizzato e diffuso, non significa nulla e non aggiunge alcun valore al prodotto, nella realtà dei fatti, però, può diventare un grande e potente strumento di marketing territoriale, di riconoscimento per la destinazione nei confronti dei turisti e di autocoscienza per gli stessi cittadini.
Con questi presupposti è nato il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci De.Co    elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor inserito tra gli esempi virtuosi del - Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e presentato  al Poster Session del Forum Pa 2013 di Roma,  prevede un modello di De.Co   dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-Tracciabilità-Trasparenza che rappresentano la vera componente innovativa, ma   soprattutto rispettose delle direttive nazionali e comunitarie in materia
Ci sono tantissime differenze tra chi lavora per difendere il proprio territorio, in maniera disinteressata,  ma le differenze non solo non devono dividere, ma al contrario possono  creare sinergie.    La De.Co  è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco, per difendere e salvaguardare l’identità del territorio.
"Attraverso una semplice delibera   il Sindaco certifica la provenienza di ogni prodotto della sua terra" così Luigi Veronelli spiegava la De.Co. Un'idea nata dal basso per valorizzare quegli immensi giacimenti enogastronomici che racchiude l'Italia. Risorse e ricchezze che appartengono alla terra, al proprio luogo.
 Gli altri strumenti (DOP.DOC. IGT. PAT.ECT) sono atti tecnocrati, strumenti utilissimi, sovvenzionati o meno, ma tecnocrati.
L’identità é valore incommensurabile, il prodotto può essere copiato, l’identità di un territorio no,  per   fare questo le De.Co sono uno strumento unico.
I Custodi dell’identità territoriale  e gli ambasciatori dell’identità territoriale  sono   destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari.
In questo percorso , chef, gastronauti, giornalisti, sommelier, associazioni, pro-loco, intenditori e appassionati, sono partners privilegiati, candidati ideali a divenire Custodi dell’identità territoriale.
Non capita tutti i giorni avere Ambasciatori e Custodi insieme,   l'occasione?  un evento di enogastronomia che si è svolto Venerdì a Sciacca, in una location splendida.
Nella foto, Michele Termine  attento reporter, ideatore di Argos una trasmissione di successo, che si occupa di agroalimentare territorio e ambiente, Bonetta dell’Oglio  già insignita del riconoscimento di Ambasciatrice dell’Identità Territoriale insuperabile chef, Filippo Drago definito l’ultimo mugnaio, utilizza solo grani autoctoni   e Antonella Giovinco  giornalista premiata  all’Ars come giornalista dell’anno.

Il "clan" GeniusLoci De.Co. conta ormai diversi Ambasciatori e tanti, ma non troppi, Custodi.

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