La Cassatella
di Agira, dolce prelibato del territorio
Le cassatelle di Agira sono dolci del territorio della pasticceria ennese,
originari della cittadina di Agira ma
diffusi non solo nella provincia di Enna, ma anche in
gran parte della Sicilia orientale.
E' stata ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).
E' stata ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).
Dato che il prodotto è molto laborioso e necessita di parecchi passaggi
custoditi gelosamente e tramandati di generazione in generazione, le
manifatture di questo dolce variano sensibilmente. Recentemente si assiste ad
un notevole proliferare di imitazioni che nulla hanno a che fare con il
prodotto originario. L'originalità e tipicità del prodotto va verificata nelle
sue dimensioni che sono tipicamente di 10 x 6 cm, inoltre l'impasto deve essere
morbido e non asciutto o secco, non deve prevalere sclusivamente il gusto del
cioccolato o cacao, infatti, bisogna avvertire al palato anche il gusto della
mandorla e infine la pasta frolla non deve essere biscottata o molliccia.
La cassatella di Agira è un dolce di
origini molto antiche, tipico esempio della cucina tradizionale agirina.
Nella millenaria storia di Agira, la
cultura che senza dubbio ha influito maggiormente sulla nascita della cassatella
di Agira è quella spagnola; alla quale verosimilmente si sono aggiunti elementi
agropastorali e del ceto nobiliare (baronali). Infatti, le commistioni di
ambienti economici ricchi e poveri, avrebbero fatto convergere nella
tradizionale cassatella di ricotta preesistente elementi nobili come le
mandorle e il cacao. Mentre la farina di ceci, con il ruolo di addensante
naturale del ripieno, è molto economico negli ambienti rurali siciliani ed
ampiamente disponibile.
Questa è un’ipotesi suggestiva sulla quale pur non avendo documenti storici di conforto, essa però è del tutto compatibile con gli elementi della tradizione a disposizione.
Questa è un’ipotesi suggestiva sulla quale pur non avendo documenti storici di conforto, essa però è del tutto compatibile con gli elementi della tradizione a disposizione.
Alle cassatelle di Agira, è dedicata una sagra che si svolge nel paese natio di Diodoro Siculo, Agira appunto, dal 15 al 17 novembre 2013. All’interno della manifestazione una Tavola rotonda, voluta dall’Amministrazione Comunale, per discutere di territorio e valorizzazione delle sue risorse.
Con l’occasione verrà presentato anche ad
Agira il format GeniusLoci Un percorso
inedito che mette a sistema l’azione consolidata del D.A. n. 77 del 26 luglio
2005, il Registro delle Eredità Immateriali (REI) e l’azione innovativa per la
valorizzazione e la promozione dell’identità e dell’unicità dei territori,
attraverso la De.Co. (Denominazione Comunale) un atto politico, nelle
prerogative del Sindaco.
Si tratta di un percorso che vuole
salvaguardare e valorizzare il locale rispetto al fenomeno della globalizzazione,
la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.
Il percorso sulla De.Co. prevede un
modello dove gli elementi essenziali di relazionalità, che rappresentano la vera componente innovativa, sono
Territorio-Tradizioni-Tracciabilità-Trasparenza- Tipicità (Tipicità, intesa come Specificità).
Un concreto strumento di marketing
territoriale, soprattutto un importante opportunità per il recupero e la
valorizzazione delle identità locali. Un percorso condiviso e da condividere
con il territorio, che molte amministrazioni lungimiranti stanno percorrendo.
Il format elaborato della Lurss è
composto da 10-12 steps tra i quali “Ambasciatore dellʼidentità territoriale” e “Custodi dell’identità
territoriale” i quali sono destinati ad assolvere a un ruolo
fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un
importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che
ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari.
Obiettivo è costruire spirito di squadra, per la tutela dell’identità dei luoghi e il recupero dell’unicità territoriale come opportunità.
Obiettivo è costruire spirito di squadra, per la tutela dell’identità dei luoghi e il recupero dell’unicità territoriale come opportunità.
Ho avuto modo anni addietro, di assaggiare e gustare il prelibato dolce. Ricordo che era uno di scambio di dolci, con una mia amica, io ricambiavo con le mitiche “Minni di Virgini” anch’esse De.Co. L’auspicio, la vera sfida, è riuscire a realizzare una rete di Città De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel” territorio, piuttosto che mettere su strada le merci, prendendo in prestito l’affermazione di Daniela.La cassatella un dolce impossibile da descriverne il gusto, vanno solo degustati assaporati e valorizzati.
Ecco la ricetta
Ingredienti: per 30 cassatelle circa
Per il ripieno
250gr.di zucchero
45gr. di cacao amaro
75 gr di cacao dolce
300 gr di mandorle tostate e macinate
50 gr di farina di ceci (ceci tostati e macinati)
375 gr di acqua
La punta di un cucchiaino di cannella in polvere
Una bustina di vaniglina
La buccia di 1/2 limone
Per la frolla
625 gr di farina 00
225 gr di strutto a temperatura ambiente
Un uovo intero
185 gr di zucchero
100 gr di acqua
Una bustina di vaniglina
La punta di un cucchiaio di cannella in polvere
La buccia di 1/2 limone
zucchero zefiro Q.b. per spolverare
Procedimento:
La prima operazione da fare è quella di tostare le mandorle e
i ceci perciò accendiamo il forno a 180° e quando ha raggiunto la temperatura
inforniamo le mandorle e i ceci adagiate su una teglia e tostiamo 20 min.
girandole durante la cottura.
Prepariamo la pasta; versiamo nel boccale la farina e lo
strutto e impastiamo 30 sec. vel. 5, aggiungiamo tutti gli altri ingredienti e
impastiamo 3 min. vel spiga spatolando se necessario.
Togliamo l’impasto dal boccale formiamo una palla e mettiamo
a riposare in frigo per almeno 12 ore. (io l’ho lasciato riposare 24 ore).
Senza lavare il boccale maciniamo i ceci 50 sec. vel 10 e
mettiamo da parte ,versiamo le mandorle e la buccia di limone nel boccale e
tritiamo 1 min. a vel. 10 raccogliamo con la spatola e ripetiamo l’operazione
di tritatura per altre due volte 20 sec. vel. 6 in modo da raffinare bene il
trito.
Aggiungiamo adesso al trito di mandorle l’acqua e lo zucchero
e portiamo a bollore 7 min. 100° vel. 3 passato questo tempo impostiamo 10 min.
100° vel 3 e aggiungiamo con le lame in movimento a vel. 3 i due tipi di cacao
ai quali avremo aggiunto la bustina di vaniglina e la punta di cannella, quando
saranno amalgamati del tutto, aggiungiamo la farina di ceci (condensante
naturale) e facciamo cuocere i restanti min. sempre a 100° vel.3.
Togliamo la farcia dal boccale e versiamola in una ciotola di
ceramica a raffreddare avendo l’accortezza di mescolare spesso con un cucchiaio
di legno per evitare che si indurisca la superficie.
Passate le ore di riposo della pasta procediamo per confezionare
le cassatelle;
Accendiamo il forno a 175° e portiamo a temperatura.
Stendiamo la pasta sul piano di lavoro ben infarinato,
tagliamo con l’apposito attrezzo dei dischi di pasta del diametro di 10 cm
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