martedì 25 aprile 2023

CANAPA NEW TECH

 

 “CANAPA NEW TECH”

 Si  è svolto il webinar CANAPA NEW TECH – la canapa modello di economia circolare, con oltre 160 attenti partecipanti.



  Nino Sutera Funzionario dell’Osservatorio Neorurale ha introdotto i lavori moderati da  Paolo Rapisarda, già Dirigente di Ricerca presso CREA - Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura, che ha condotto magistralmente il suo ruolo con integrazioni agli interventi presentati. Ha quindi presentato in ordine  :  

Giancarlo Cravotto

Professore Ordinario di Chimica Organica dell'Università di Torino presso il Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco di cui è stato Direttore dal 2007 fino al 2018 ed attualmente vice-Direttore Vicario. La carriera del Cravotto è iniziata nell'industria farmaceutica e poi con un periodo all’estero presso la Technische Universität di Berlino. È un esperto di tecnologie innovative di intensificazione di processo applicate in diversi settori della filiera agro-alimentare e dei materiali. La sua produzione scientifica: documentata da oltre 500 articoli scientifici e 21 brevetti. Tra i riconoscimenti più recenti la Medaglia d’oro “E. Paternò” della Società Chimica Italiana per il triennio 2017-2020.

Montanari Massimo. Agronomo con esperienza tecnica di campo e 25 anni di attività nell’ambito della certificazione delle sementi ed iscrizione varietà di specie agrarie. Dal 2018 al CREA centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali sede di Bologna in cui tra l’altro è componente del gruppo di lavoro canapa con cui a diversi livelli ha collaborato a progetti di ricerca regionali e nazionali, collaborazioni con stakeholder privati e accordi scientifici con altri partner di ricerca.

(Anto)Nino Chiaramonte. Nato a Palermo nel 1968 Vive ed opera tra Palermo e Roma. Laureato in Scienze dei Servizi Sociali, è Autore del libro "A tuo padre" (2009) e del libro " Juana " (2013).

Presidente presso Ancica - Associazione Nazionale Coltivatori Italiani di Canapa, è componente del tavolo tecnico sulla canapa del MISAF

Davide Blandina

 È Procuratore dell’impresa Comet srl , impresa aderente a Confindustria, tramite Sicindustria - Delegazione Messina, (associata dal 8 ottobre 1998). Svolge attività di consulenza tecnica presso il gruppo Comet srl e  MdN Group srl: coordinatore dei servizi portuali, pianificazione delle manutenzioni impianti, pianificazione ormeggi, aspetti operativi, piano ottimizzazione risorse umane. Aderisce al Gruppo Giovani Imprenditori di Sicindustria Messina nel 2016. Tra il 2017 e il 2021 è Componente del Consiglio Direttivo, in seno al Comitato Regionale, del Gruppo GI Messina. Assume successivamente la Presidenza  

Salvatore Zappalà. Imprenditore. Giovane poliedrico. Entra molto presto nel mondo del lavoro dove velocemente cresce e si distingue per le sue capacità nel ramo assicurativo e finanziario, dove opera per circa 7 anni fino a sentire l’esigenza di un’ulteriore crescita. Nel 2018 inizia ad interessarsi al mondo della canapa industriale fino a maturare la convinzione che si tratti di un fenomeno di assoluta rilevanza in termini di sostenibilità, innovazione ed economia circolare, sino a costituire MillaSensi, la prima società agricola start up innovativa e benefit d’Italia, nella quale assume il ruolo di CEO.

                             L’evento organizzato dall’Assessorato Agricoltura in collaborazione con MillaSensi   e  MIRUS che ha curato la parte tecnica

 https://us02web.zoom.us/rec/play/RhU7HLh0sbjnnxZXXwtzQnyj4L3RxFNeDHCWPc1zgNiTJSL1UUJFTXlwzUY8RjkY4kUnwpNByQKA9VVc.9fZ0TRJCQn-HFp-f?canPlayFromShare=true&from=share_recording_detail&continueMode=true&componentName=rec-play&originRequestUrl=https%3A%2F%2Fus02web.zoom.us%2Frec%2Fshare%2FYIljUZJvdMr90hzprCN3c5Mw0NoSSmsl9C7dttyTA9OG6LdWj2KeO8gROYsLGZGr.V54tpzswZYTMaY4E

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martedì 4 aprile 2023

Sicilia, nasce il registro della biodiversità dei vigneti

NinoSutera

Si tratta di un registro che potrà essere utilizzato da tutti i viticoltori dell’isola per esaltare la biodiversità delle produzioni e dei vini siciliani

 

In Sicilia nasce il registro della biodiversità dei vigneti per la valorizzazione del germoplasma viticolo. Un albero genealogico dei vini siciliani e un registro che potrà essere utilizzato da tutti i viticoltori dell’isola per esaltare la biodiversità delle produzioni.

Questo, in sintesi, il primo risultato ottenuto con il progetto “Valorizzazione del germoplasma viticolo”, promosso e sostenuto dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia in partnership con il Dipartimento regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Palermo e il Centro regionale per la conservazione della biodiversità viticola e agraria “F. Paulsen”.

Scopo del progetto è conservare la biodiversità generata in Sicilia dai 3.000 anni di viticoltura e le sue varietà autoctone e intervenire a monte della filiera vitivinicola, dotando i vivaisti di materiale certificato di varietà autoctone da fornire alle aziende.

Inoltre, sono state poste le basi per lavorare su altri biotipi: in un anno sono stati costituiti diversi impianti riproduttivi delle viti, con materiale iniziale sottoposto preventivamente a test di laboratorio per accertare la purezza delle varietà e l’assenza di virus. Nel secondo anno del progetto, le barbatelle prodotte (talee di vite che hanno emesso le radici) sono state invece utilizzate per la costituzione di due campi di piante madri di categoria iniziale, situati nell’agro di Petrosino (TP).

“I risultati del lavoro della comunità scientifica dell’ateneo di Palermo, insieme al dipartimento regionale e al consorzio di tutela della Doc Sicilia – ha affermato l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino – sono straordinari”.

Un albero genealogico dei vini siciliani e un registro che potrà essere utilizzato da tutti i viticoltori dell'isola per esaltare la biodiversità delle produzioni. Le aziende siciliane avranno inoltre la possibilità di acquistare materiale certificato di varietà autoctone dai vivaisti locali. Sono alcuni dei risultati del progetto “Valorizzazione del germoplasma viticolo” che ha visto interagire la Regione Siciliana, attraverso il dipartimento Agricoltura e il vivaio regionale Federico Paulsen, con la facoltà di Agraria dell'Università di Palermo e il consorzio di tutela vini Doc Sicilia insieme ad alcuni vivaisti privati. Il Paulsen ha fornito il materiale iniziale utile a sviluppare il progetto.   

Il programma si è svolto con la riproduzione, attraverso tecniche avanzate, di dieci varietà viticole siciliane e sono state poste le basi per lavorare su altri biotipi: in un anno sono stati costituiti diversi impianti riproduttivi delle viti, con materiale iniziale sottoposto preventivamente a test di laboratorio per accertare la purezza delle varietà e l'assenza di virus. Le barbatelle prodotte (talee di vite che ha emesso le radici) sono state utilizzate nel secondo anno del progetto per la costituzione di due campi di piante madri di categoria iniziale, situati nell'agro di Petrosino. 

«I risultati del lavoro della comunità scientifica dell’ateneo di Palermo, insieme al dipartimento regionale e al consorzio di tutela della Doc Sicilia - ha affermato l'assessore all'Agricoltura Luca Sammartino - sono straordinari. È un patrimonio che oggi, grazie a uno studio portato avanti dal dipartimento e dall'Università, mette al centro l’albero genealogico dei vini siciliani e istituisce un registro che potrà essere utilizzato da tutti i viticoltori siciliani per esaltare la biodiversità delle produzioni dei nostri territori e riconvertire alcune zone della regione in aree produttive. Siamo a pochi giorni dal prossimo Vinitaly dove la Regione Siciliana cercherà di promuovere il proprio brand e posizionarsi sempre più in alto sui mercati, nonostante la contrazione subita dall'export italiano. Riusciremo, insieme alla comunità scientifica e alla compartecipazione di pubblico e privato, a costruire nuove opportunità». 

«La Sicilia è uno scrigno di biodiversità - ha affermato il dirigente generale del dipartimento regionale dell'Agricoltura, Dario Cartabellotta - e questo lavoro è servito non soltanto a valorizzare le specie autoctone, ma anche ad arricchire l'offerta. È una soddisfazione esaltare l'identità enologica siciliana attorno a cui si è sviluppata una grande e nuova capacità di enologi e imprenditori in un momento che si definisce "rinascimento enologico" nell'Isola. Dopo il Nero d'avola e il Grillo sono arrivate le bollicine di Sicilia che hanno ulteriormente arricchito l'offerta di vini degli ultimi anni».


 

vigneti-registro-biodiversita-sicilia

 


sabato 1 aprile 2023

VINITALY 2023 & LA SICILIA DEL VINO

 

VINITALY 2023 

LA SICILIA DEL VINO

2-5 aprile 2023

TERRITORIO, BIODIVERSITÀ E SOSTENIBILITÀ

LA SICILIA IN UN CLIK









Negli ultimi 30 anni la Sicilia è diventata un BRAND di altissimo prestigio dell’enologia internazionale

che evoca territori di straordinaria vocazione vitivinicola, di lunga storicità e una stretta relazione tra

produzioni enologiche, cultura, tradizioni e paesaggio.

I vini siciliani danno la possibilità di assaporare questa realtà, unica e sfaccettata, armonica e complessa, immobile e in continua evoluzione: bere un bicchiere di vino è come gustare un lembo di quella terra, un pezzo di storia, cultura e tradizioni.

Questo piccolo miracolo che ogni volta può compiere un calice è nascosto nella storia millenaria che ha

accompagnato l’attività enologica di questa regione.



  BIODIVERSITÀ, la grande varietà dell’enologia siciliana è un altissimo valore aggiunto che esalta le identità e la riconoscibilità dei prodotti a livello internazionale.

  SOSTENIBILITÀ è il cuore GREEN delle produzioni enologiche siciliane.

DATI ECONOMICI

Il sistema agricolo, agroalimentare e agrituristico della Sicilia è un sistema economico basato su

prodotti di qualità, valore aggiunto e relazioni virtuose tra turismo, enogastronomia ed export.

I Vini di Sicilia contribuiscono per quasi 1 miliardo di euro



PROTAGONISTI VINI DI SICILIA

150 produttori di VINI di SICILIA

3 associazioni: ASSOVINI, PROVIDI e VITESI

Consorzio di tutela Vini DOC SICILIA

Consorzio di tutela Vini DOC ETNA

Consorzio di tutela Vini DOC PANTELLERIA, CERASUOLO VITTORIA,

MAMERTINO, MALVASIA LIPARI

Fondazione SOStain per la sostenibilità della vitivinicoltura



La Sicilia con 38.961 ettari è la prima regione in Italia per area agricola dedicata alla produzione

biologica e integrata.



FONDI EUROPEI E VINI DI SICILIA

Media annuale

 25 milioni di euro per lo sviluppo della viticoltura biologica

 15 milioni di euro per la misura agroclimatica di sostenibilità ambientale dei vigneti (10.1 B)

 20 milioni per la riconversione e ristrutturazione dei VIGNETI

 20 milioni per gli investimenti delle CANTINE

 5 milioni per la promozione sui mercati extra-europei

 2 milioni per la promozione sui mercati europei






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