martedì 25 dicembre 2018

A Giuseppina Morelli Presidente della LAPS il riconoscimento di custode dell'Identità territoriale






Fucecchio–Menfi, incontro culturale 

  La  Laps  e la Lurss.Onlus, hanno  sottoscritto una lettera di intenti, finalizzata a future collaborazioni



Si è tenuta alcuni giorni addietro a Menfi,    una manifestazione culturale dal titolo “Il grande animo delle donne”, promossa dalla Consulta delle Donne di Menfi e dalla Libera Associazione Poeti e Scrittori di Fucecchio, con il patrocinio dei rispettivi comuni. 


L'incontro culturale ha visto protagonisti gli scrittori menfitani e i soci LAPS provenienti da Fucecchio e da varie regioni italiane. 
Le responsabili LAPS hanno presentato l'area naturalistica del Padule di Fucecchio e le attività storiche quali il Palio delle Contrade e l'Infiorata ed è stato fatto dono alla Biblioteca Civica di Menfi dei volumi inerenti tali manifestazioni, di una monografia su Fucecchio e di un libro su Arturo Checchi. A loro volta i rappresentanti del Comune di Menfi hanno donato alcuni volumi riguardanti la storia della città e della Regione Sicilia che la LAPS in occasione dell'incontro ufficiale nella sala consiliare del Comune di Fucecchio ha consegnato all’assessore Antonella Gorgerino. 

Al termine della manifestazione  a il dott. Nino Sutera,Direttore  della Libera Università Rurale Saper&Sapor, ha conferito alla prof.ssa Giuseppina Morelli presidente LAPS l'onorificenza di Custode dell'Identità Territoriale in considerazione dell'impegno per diffondere la conoscenza delle eccellenze della propria cittadina Fucecchio.  


Al  Laps  e la Lurss.Onlus, hanno  sottoscritto una lettera di intenti, finalizzata a future collaborazioni












venerdì 14 dicembre 2018

Motta Camastra, tra i Borghi GeniusLoci De.Co.


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Motta Camastra tra i Borghi GeniusLoci De.Co.
Un percorso culturale per la salvaguardia, la valorizzazione e la promozione dell’identità dei luoghi, con le prelibatezze e le unicità dei territori. Abbiamo incontrato Nino Sutera, Direttore della Libera Università rurale dei Saperi & dei Sapori e ideologo del percorso.

Il comune di Motta guidato dal Sindaco Carmelo Blancato, ha avviato l’iter con il supporto del dott. Filippo Zullo.

Direttore Sutera, ci spieghi cos'è la DeCo?
Le DeCo (Denominazioni comunali) nascono da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così le spiegava:  “Attraverso la De.Co. il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità.” Rappresenta un concreto strumento di marketing territoriale, ma soprattutto un’importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali. La De.Co. è “un prodotto del territorio” (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, un lavoro artigianale, etc) con il quale una comunità si identifica per elementi di unicità e caratteristiche identitarie, deve essere considerata come una vera e propria attrazione turistica capace di muovere un target di viaggiatori che la letteratura internazionale definisce “foodies” viaggiatori sensibili al patrimonio culinario locale e non solo. Il valore di una De.Co.(Denominazione comunale) è quello di fissare, in un dato momento storico, ciò che identifica quel Comune, a memoria futura oppure come occasione del presente, per cogliere un’opportunità di marketing. I prodotti agro-alimentari e artigianali racchiudono al loro interno tradizione, cultura, valori, conoscenza locale e, forse la cosa più importante, l’autenticità del loro territorio di origine.
Che cos’è  GeniusLoci De.Co?
È un percorso culturale, al francese  “terroir”, preferiamo il latino “genius loci”, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile. Il percorso di GeniusLoci DeCo, ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor onlus, prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e Trasparenza,  che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio. Si tratta di un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Nelle arti e non solo, il “GeniusLoci” rappresenta concettualmente quello “spirito” percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili certi momenti, uno spazio, un edificio o un monumento. Non solo: il Genius Loci è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei profumi dei paesaggi intorno a noi, che tanto spesso, anche all’improvviso, ci stupiscono ed emozionano. Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco, l’obiettivo è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche e culturali del territorio.
Il percorso Borghi GeniusLoci DeCo, mira a salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Il Genius Loci rappresenta l'essenza, l'identità di un territorio; ad esso appartengono le immagini, i colori, i sapori ed i profumi dei paesaggi. Obiettivo del  Percorso  GeniusLoci DeCo è recuperare l’identità di un luogo, attraverso anche le valorizzazione delle produzioni di eccellenza e delle tradizioni storiche e culturali dello stesso, al fine di ottimizzarne la competitività.
Un percorso innovativo?
 Un percorso “Borghi Genius Loci DeCo”, attraverso il quale si intende incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali, in grado di esprimere l’essenza più autentica e di “raccontare” la storia di un territorio finalizzato a rafforzare l’identità del  territorio   attraverso l’esaltazione delle rispettive peculiarità gastronomiche, sulla base dell’assunto che una pietanza non serve solo a soddisfare l’appetito ed a fornire all’organismo apporti calorici e nutrizionali, ma riesce anche a “raccontare” la cultura, i valori e le tradizioni dell’ambiente in cui la si cucina e, prima di tutto, la si “pensa”.
«La denominazione comunale (De.Co.) “Borghi Genius Loci” è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto nell’ottica del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore.
E’ proprio a tavola che si esprime quel “genius loci” che dà il nome all’iniziativa, e che preferiamo al corrispondente termine francese “terroir”: il menù non è solo una sequenza di ghiottonerie atte ad appagare i piaceri del palato, ma va anche e soprattutto inteso come narrazione di un “frammento di civiltà”. Un piatto tipico locale, quindi, è assimilabile ad un’opera d’arte, perché è un unico ed (altrove) irripetibile equilibrio di forze ed energie scaturenti da un determinato e ben definito luogo.
Illuminante, al riguardo, la definizione che il compianto Luigi Veronelli ha dato del “genius loci”: per il grande enologo, gastronomo e scrittore lombardo, esso è da intendere come «l’intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva. Pertanto il Genius Loci si visita nel territorio e si assapora nel piatto».
La bellezza e l'unicità del paesaggio, gli insediamenti storici, la rigogliosa natura ha regalato diversi elementi attrattivi ereditati dalla tradizione ed in grado di affascinare i cosiddetti “viaggiatori del gusto”, ossia quei tanti turisti intelligenti e colti alla ricerca della buona tavola, non solo per apprezzarne le qualità gastronomiche, ma anche per l’intimo e profondo legame tra essa ed il territorio.
Il valore di una DeCo è quello di fissare, in un dato momento storico, ciò che identifica quel Comune. A memoria futura, oppure come occasione del presente per cogliere un’opportunità di marketing. I prodotti agro-alimentari e artigianali racchiudono al loro interno tradizione, cultura, valori, conoscenza locale, e, forse la cosa più importante, l’autenticità del loro territorio di origine. La Denominazione comunale non è un marchio di qualità, ma il biglietto da visita di una comunità, sulla quale possono operare i sindaci per salvaguardare e valorizzare l'identità di un territorio.
L’istituzione del Borgo GeniusLoci DeCo, consente l'avvio di una fase di sviluppo endogeno del territorio, dove la propria storia e la propria tradizione diventa la "risorsa" su cui investire il proprio futuro.
Quasi sono, Direttore, le raccomandazioni per l’attuazione del percorso?
Per garantire la sostenibilità del percorso occorrono quattro principi, la storicità e l'unicità, l’interesse collettivo, condiviso e diffuso e a burocrazia zero Il mito che circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una favola vera fatta di personaggi e di eccezionalità, e di unicità. Aspetti importanti che collocano l’idea dei Borghi geniusLoci DeCo all’interno di un percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità territoriali. Non potendo legare l'azione di forza alla qualità normata dai Reg. comunitari, sta nell'unicità dell'identità l'azione vincente. In questo processo culturale, i disciplinari, le commissioni, e i regolamenti, mutuati dai marchi di tutela di tipo europeo (Dop, Igp, Doc, ect) sono strumenti impropri e inopportuni. L’auspicio, la vera sfida, è riuscire a realizzare una rete di Borghi GeniusLoci DeCo per valorizzare quei prodotti di nicchia, che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel” territorio. Obiettivo non secondario è costruire spirito di squadra per la tutela dell’identità dei luoghi e il recupero dell’unicità territoriale come opportunità.
per saperne di più, visitate i siti web:
http://decogeniusloci.blogspot.it/
oppure scrivete a:
lurss.onlus@gmail.com

domenica 9 dicembre 2018

Giuseppina Morelli, Custode dell'Identità Territoriale

                               
Fucecchio–Menfi, incontro culturale 

  La  Laps  e la Lurss.Onlus, hanno  sottoscritto una lettera di intenti, finalizzata a future collaborazioni



 Giuseppina Morelli, Nino Sutera e Piero Mangiaracina,

durante la consegna del riconoscimento

                   Si è svolta  a Menfi una manifestazione culturale     promossa dalla Consulta delle Donne di Menfi e dalla Libera Associazione Poeti e Scrittori di Fucecchio, con il patrocinio dei rispettivi comuni. 

L'incontro culturale ha visto protagonisti gli scrittori menfitani e i soci LAPS provenienti da Fucecchio e da varie regioni italiane. 
Le responsabili LAPS hanno presentato l'area naturalistica del Padule di Fucecchio e le attività storiche quali il Palio delle Contrade e l'Infiorata ed è stato fatto dono alla Biblioteca Civica di Menfi dei volumi inerenti tali manifestazioni, di una monografia su Fucecchio e di un libro su Arturo Checchi. A loro volta i rappresentanti del Comune di Menfi hanno donato alcuni volumi riguardanti la storia della città.


Al termine della manifestazione    Nino Sutera, Direttore  della Libera Università Rurale Saper&Sapor, ha conferito alla prof.ssa Giuseppina Morelli presidente LAPS il riconoscimento di Custode dell'Identità Territoriale in considerazione dell'impegno per diffondere la conoscenza delle eccellenze della propria cittadina Fucecchio.  



Al  Laps  e la Lurss.Onlus, hanno  sottoscritto una lettera di intenti, finalizzata a future collaborazioni








venerdì 7 dicembre 2018

Nature Prescription

 

NinoSutera
 Prescrivere una dose di natura
Uno studio mostra che "prescrivere la natura" è in grado di …….
La medicina moderna sta riscoprendo il semplice potere curativo dell'essere all'aperto.

Un numero crescente di prove evidenzia l'importanza dello spazio verde per mitigare i rischi per la salute associati all'urbanizzazione, come malattie cardiache, malattie respiratorie, basso peso alla nascita, scarso funzionamento immunitario e mortalità più elevata. Diversi decenni di ricerca in Giappone, Corea e Finlandia hanno dimostrato che gli ambienti naturali e urbani influenzano in modo diverso la risposta allo stress umano. Le persone immerse nella natura mostrano benefici su una varietà di indicatori fisiologici, come la variabilità della frequenza cardiaca, i livelli di cortisolo (l'ormone della "lotta o fuga"), la presenza di proteine ​​anti-cancro e l'attività delle cellule killer naturali importanti per il funzionamento immunitario .


I medici in Scozia stanno letteralmente prescrivendo la natura ai loro pazienti
"Esiste una prova schiacciante che la natura abbia benefici per la salute per il corpo e la mente", afferma Karen MacKelvie, responsabile della comunità RSPB.

Andare dal medico e ritirata la ricetta, invece di andare in farmacia, si va per dritti in montagna. Si va a zonzo per la natura. È questa   idea che arriva dal sistema sanitario scozzese: i medici, invece di prescrivere farmaci, consigliano passeggiate, trekking, raccogliere verdura, fiori ecc ecc.
Il programma si chiama “Nature Prescription” e le patologie prese in considerazioni sono soprattutto quelle croniche: ansia, depressione, diabete e ipertensione. Il programma è gestito dal National Health Service del Regno Unito e dalla Royal Society of the Protection of Birds (Rspb), un ente per la conservazione della natura, e la sua sperimentazione è iniziata in 10 cliniche pubbliche dell’arcipelago scozzese delle isole Shetland.
Il presupposto è che la natura possa effettivamente offrire alle persone benefici per la salute e migliorare il benessere personale.  Il concetto di vivere la natura, dicono, va al di là del puro esercizio fisico. La componente naturalistica, infatti, è una parte fondamentale della terapia, perché aggiungendo rilassamento e distensione apporta un miglioramento conclamato delle condizioni psichiche dei pazienti.

Il programma, considerato il primo del suo genere nel Regno Unito, consiste in un approccio non farmacologico, ossia nella prescrizione di diverse attività da svolgere all'aria aperta, partendo proprio dal presupposto che la natura possa effettivamente offrire alle persone benefici per la salute, e aiutare a trattare una serie di problemi quali ansia, depressione, diabete, ipertensione, oltre a migliorare il benessere personale. “Esiste una prova schiacciante che la natura abbia benefici per la salute del corpo e della mente”, afferma Karen MacKelvie, responsabile della comunità Rspb. Infatti, commenta Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) l'idea non è affatto nuova.
“Tutti i medici sanno che praticare in maniera sistematica alcune buone abitudini, come svolgere regolarmente l'attività fisica, migliora il benessere e la salute delle persone”, spiega l'esperto. “Il concetto di vivere la natura, inoltre, va al di là del puro esercizio fisico. La componente naturalistica, infatti, è una parte fondamentale della terapia, perché aggiungendo rilassamento e distensione apporta un miglioramento conclamato delle condizioni psichiche dei pazienti”. Come precisa l'esperto, ormai da anni i medici dispensano consigli e indicazioni non solo a pazienti affetti da patologie croniche come l'obesità, malattie metaboliche, respiratorie e cardiache, ma anche a persone che sono in buona salute. “L'adozione di uno stile di vita attivo dovrebbe essere una norma assoluta per tutti”, spiega Cricelli. “Tra le tante indicazioni, per esempio, c'è quello di ridurre al minimo l'uso della macchina, fare tra i 5 e i 10mila passi al giorno, evitare le zone affollate e ricche di inquinanti”.

Con questo programma, il National Health Service non sta suggerendo assolutamente che le “dosi” di natura possano in alcun modo sostituire le medicine convenzionali. “Non si tratta assolutamente di una sostituzione della terapia o di una cura per queste patologie croniche”, spiega Cricelli. “Queste attività sono azioni coadiuvanti ai trattamenti, ovvero devono essere intese come uno strumento di aiuto e complementare ai farmaci che, auspicabilmente, porta a migliorare la salute fisica e mentale delle persone”

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