ninosutera
EnteSviluppoAgricolo,
le iniziative a favore della ricerca oncologica,
con l’olio EVO prodotto
nell’ Azienda Sperimentale campo Carboj
1958-2018
Attore principe della dieta mediterranea è l'olio extravergine di oliva 100% italiano, eccellenza della tradizione enogastronomica.
L’Olio EVO nutraceutico è il simbolo da sempre
dell’identità dei popoli del Mediterrano
dell’identità dei popoli del Mediterrano
L’olio monovarietale di Coratina contenuto nella bottiglia che l’Ente mette a disposizione per una raccolta fondi per la ricerca è coltivato lungo i viali dell’Azienda, rappresenta il primo impianto effettuato negli anni 60.
Dal colore giallo-verde, si presenta con un fruttato medio, molto amaro e piccante, caratteristiche date dall’elevato contenuto polifenoli (687)presenti.
L’Azienda Sperimentale campo Carboj dell’Ente di Sviluppo Agricolo è sita in contrada Belice di Mare nel territorio di Castelvetrano. Oggi è un Centro pubblico di raccolta della Biodiversità.
Un museo a cielo aperto dove vengono custodite oltre 150 tra cultivar, popolazioni e accessioni del germoplasma olivicolo siciliano
Abbiamo incontrato Nino Sutera Responsabile
dell'Azienda Sperimentale
dell'Azienda Sperimentale
Che cos'è l'Azienda sperimentale Campo Carboj?
La Cassa per il Mezzogiorno attivò, sino dai
primi anni '50, il Programma Sperimentale Irriguo a supporto del suo vasto
programma di intervento che si sviluppa presso un'apposita rete di Campi
Sperimentali originando da un nucleo iniziale di prove attivate nel 1952 dall'Ente
per l'Irrigazione in Puglia e Lucania in apposite aziende agricole forzate a
svolgere un doppio ruolo sperimentale-dimostrativo.Tali iniziative si
inquadrano in una generale tendenza dei grandi enti pubblici italiani,
impegnati in massicci e pressanti programmi territoriali di attrezzamento
irriguo, a provvedere in proprio alla attivazione delle ricerche sui parametri
tecnico-agronomici da tenere a base delle progettazioni nel frattempo avviate.
A questa scelta tali organismi operativi erano portati per vari ordini di
motivi, ma in particolare per l'urgenza di ovviare in qualche modo al ritardo
dell'azione dell'ambiente scientifico italiano, segnatamente quello della
ricerca applicata alla irrigazione, nei confronti dell'avanzamento degli studi
registrato nei precedenti decenni in altri paesi occidentali.
Con atto del 1° agosto 1958 redatto dal Notaio Vito
Rao, rep. N° 6693, la Cassa per le Opere Straordinarie di pubblico interesse
nell’Italia Meridionale (meglio nota come Cassa per il Mezzogiorno) acquistò
dal Principe Avvocato Nicolò Pignatelli Aragona Cortes, …. un lotto della
estensione di ettari sedici, are quarantadue e centiare diciotto, sito in
contrada Belice di Mare Comune di Castelvetrano…. In detto lotto la Cassa per
il Mezzogiorno istituì … un’azienda agricola denominata “Carboj”.
Con quali obiettivi?
L’obiettivo era di organizzare programmi di
attività dimostrative, gestendo dei corsi di istruzione professionale per
maestranze irrigue volti alla formazione e qualificazione di tecnici,
coltivatori diretti, lavoratori agricoli e, comunque, operatori di settore che,
nel territorio, iniziavano ad utilizzare la pratica dell’irrigazione, che negli
anni si è resa indispensabile per lo sviluppo dell’agricoltura del
mezzogiorno.
L’azienda rappresentava parte integrante dell’azione
dell’Ente volta alla bonifica di tutto il comprensorio che, in quel momento,
supportava l’opera primaria di costruzione della diga “Arancio”, che permise,
con l’introduzione dell’irrigazione, lo sviluppo socio-economico del settore
agricolo in quell’area.
L’Ente, al fine di ottimizzare le attività delle
proprie Sezioni Operative e di quelle dell’Assessorato, dislocate su tutto il
territorio siciliano, intravide la necessità di supportare la divulgazione
agricola con la sperimentazione, la costituzione di campi dimostrativi e
l’attività di ricerca applicata, individuando l’azienda Campo Carboj come unica
struttura, di sua proprietà, idonea a tale scopo.
Dove si trova?
L’azienda, ubicata in territorio di Castelvetrano (TP)
contrada Belice di mare, è estesa complessivamente Ha 16.36.50 riuniti in un
unico corpo fondiario, ed è individuata catastalmente al foglio di mappa n°
168, Dista dal mare circa 1.500 metri ed è situata ad un’altitudine di
circa 50 m.s.l.m.; è raggiungibile tramite la SP n. 48. Il confine sud-est
aziendale dista solo 150 metri dalla Riserva naturale Orientata Fiume Belice e
dune limirofe.
L’Azienda Sperimentale campo Carboj
custodisce la banca di collezione del germoplasma
dell’olivo autoctono siciliano.
La collezione ex-situ costituita da un intenso e proficuo rapporto di
collaborazione tra il Dipartimento Scienze Forestali e Agrarie dell’Università
di Palermo e il Campo Carboj dell’Ente di Sviluppo Agricolo della
Regione Siciliana, può essere considerata l'unica fonte di materiale di
propagazione di genotipi siciliani, standard varietali di riferimento.
A metà degli anni ‘80, terminata la fase di indagine territoriale, le
accessioni individuate furono reinnestate su piante adulte presenti presso
l’azienda ‘Campo Carboj’ La scelta di porre le piante
in un unico sito derivava dall’esigenza di svincolare la variabilità
dell’espressione fenotipica da fattori legati all’ambiente. Negli anni
successivi, dopo che le piante iniziarono a fruttificare, si procedette alla
verifica true to type delle accessioni reinnestate, accertando la rispondenza
dei genotipi raccolti alle cultivar descritte da Bottari e Spina (1952)
mediante osservazioni dei tratti morfologici dei frutti, foglie e noccioli.
Una volta validate le accessioni raccolte
nell’isola, e dopo aver eliminato tutti i casi evidenti di omonimia e sinonimia
e tutte quelle accessioni di origine alloctona, fu costituita, sempre
all’interno dell’Azienda Campo Carboj, la prima collezione ex situ del
germoplasma di olivo autoctono siciliano, caratterizzata a livello bio-metrico
e molecolare.
Questo straordinario lavoro, perché
è unico, frutto dalla partecipazione attiva di eccellenze
professionali, come, docenti universitari, ricercatori, funzionari dell’Ente,
vivaisti, innestatori, titolari di frantoi, commercianti di olio ed esperti
olivicoltori delle varie aree di provenienza delle cultivar di olivo,
Inoltre, è stato realizzato un progetto “Sostegno alla conservazione
delle risorse genetiche in agricoltura”
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