mercoledì 28 novembre 2018

EnteSviluppoAgricolo, le iniziative a favore della ricerca oncologica

ninosutera

EnteSviluppoAgricolo,
 le  iniziative a favore della ricerca oncologica, 
con l’olio EVO prodotto
nell’ Azienda Sperimentale campo Carboj
1958-2018
Attore principe della dieta mediterranea è l'olio extravergine di oliva 100% italiano,  eccellenza della tradizione enogastronomica.
 L’Olio EVO  nutraceutico  è il simbolo da sempre 
dell’identità dei popoli del  Mediterrano

Lolio monovarietale di Coratina contenuto nella  bottiglia che l’Ente mette a disposizione per una raccolta fondi per la ricerca  è coltivato lungo i viali dell’Azienda,   rappresenta il primo impianto effettuato negli anni 60.
 Dal colore giallo-verde,  si presenta con un fruttato medio, molto amaro e piccante, caratteristiche date dall’elevato contenuto polifenoli (687)presenti.

L’Azienda Sperimentale campo Carboj dell’Ente di Sviluppo Agricolo è sita in contrada Belice di Mare  nel territorio di Castelvetrano. Oggi è un Centro pubblico di raccolta della Biodiversità.
Un museo a cielo aperto dove vengono custodite oltre 150 tra cultivar, popolazioni e accessioni del germoplasma olivicolo siciliano  




Abbiamo incontrato Nino Sutera Responsabile  

dell'Azienda Sperimentale

Che cos'è l'Azienda sperimentale  Campo Carboj?

 La Cassa per il Mezzogiorno attivò, sino dai primi anni '50, il Programma Sperimentale Irriguo a supporto del suo vasto programma di intervento che si sviluppa presso un'apposita rete di Campi Sperimentali originando da un nucleo iniziale di prove attivate nel 1952 dall'Ente per l'Irrigazione in Puglia e Lucania in apposite aziende agricole forzate a svolgere un doppio ruolo sperimentale-dimostrativo.Tali iniziative si inquadrano in una generale tendenza dei grandi enti pubblici italiani, impegnati in massicci e pressanti programmi territoriali di attrezzamento irriguo, a provvedere in proprio alla attivazione delle ricerche sui parametri tecnico-agronomici da tenere a base delle progettazioni nel frattempo avviate. A questa scelta tali organismi operativi erano portati per vari ordini di motivi, ma in particolare per l'urgenza di ovviare in qualche modo al ritardo dell'azione dell'ambiente scientifico italiano, segnatamente quello della ricerca applicata alla irrigazione, nei confronti dell'avanzamento degli studi registrato nei precedenti decenni in altri paesi occidentali.   
Con atto del 1° agosto 1958 redatto dal Notaio Vito Rao, rep. N° 6693, la Cassa per le Opere Straordinarie di pubblico interesse nell’Italia Meridionale (meglio nota come Cassa per il Mezzogiorno) acquistò dal Principe Avvocato Nicolò Pignatelli Aragona Cortes, …. un lotto della estensione di ettari sedici, are quarantadue e centiare diciotto, sito in contrada Belice di Mare Comune di Castelvetrano…. In detto lotto la Cassa per il Mezzogiorno istituì … un’azienda agricola denominata “Carboj”.

 Con quali obiettivi?

L’obiettivo era  di organizzare programmi di attività dimostrative, gestendo dei corsi di istruzione professionale per maestranze irrigue volti alla formazione e qualificazione di tecnici, coltivatori diretti, lavoratori agricoli e, comunque, operatori di settore che, nel territorio, iniziavano ad utilizzare la pratica dell’irrigazione, che negli anni si è resa indispensabile per lo sviluppo dell’agricoltura del mezzogiorno. 

L’azienda rappresentava parte integrante dell’azione dell’Ente volta alla bonifica di tutto il comprensorio che, in quel momento, supportava l’opera primaria di costruzione della diga “Arancio”, che permise, con l’introduzione dell’irrigazione, lo sviluppo socio-economico del settore agricolo in quell’area.

L’Ente, al fine di ottimizzare le attività delle proprie Sezioni Operative e di quelle dell’Assessorato, dislocate su tutto il territorio siciliano, intravide la necessità di supportare la divulgazione agricola con la sperimentazione, la costituzione di campi dimostrativi e l’attività di ricerca applicata, individuando l’azienda Campo Carboj come unica struttura, di sua proprietà, idonea a tale scopo.

Dove si trova?

L’azienda, ubicata in territorio di Castelvetrano (TP) contrada Belice di mare, è estesa complessivamente Ha 16.36.50 riuniti in un unico corpo fondiario, ed è individuata catastalmente al foglio di mappa n° 168,  Dista dal mare circa 1.500 metri ed è situata ad un’altitudine di circa 50 m.s.l.m.; è raggiungibile tramite la SP n. 48. Il confine sud-est aziendale dista solo 150 metri dalla Riserva naturale Orientata Fiume Belice e dune limirofe. 
L’Azienda Sperimentale campo Carboj custodisce    la banca  di collezione del  germoplasma dell’olivo autoctono siciliano.  

                        La collezione ex-situ costituita da un intenso e proficuo  rapporto di collaborazione tra il Dipartimento Scienze Forestali e Agrarie dell’Università di Palermo e il  Campo Carboj dell’Ente di Sviluppo Agricolo della  Regione Siciliana,  può essere considerata l'unica fonte di materiale di propagazione di genotipi siciliani, standard varietali di riferimento.
                                             A metà degli anni ‘80, terminata la fase di indagine territoriale, le accessioni individuate furono reinnestate su piante adulte presenti presso l’azienda ‘Campo Carboj’     La scelta di porre le piante in un unico sito derivava dall’esigenza di svincolare la variabilità dell’espressione fenotipica da fattori legati all’ambiente. Negli anni successivi, dopo che le piante iniziarono a fruttificare, si procedette alla verifica true to type delle accessioni reinnestate, accertando la rispondenza dei genotipi raccolti alle cultivar descritte da Bottari e Spina (1952) mediante osservazioni dei tratti morfologici dei frutti, foglie e noccioli.
 Una volta validate le accessioni raccolte nell’isola, e dopo aver eliminato tutti i casi evidenti di omonimia e sinonimia e tutte quelle accessioni di origine alloctona, fu costituita, sempre all’interno dell’Azienda Campo Carboj, la prima collezione ex situ del germoplasma di olivo autoctono siciliano, caratterizzata a livello bio-metrico e molecolare.
    Questo straordinario lavoro, perché è unico,   frutto dalla partecipazione attiva  di eccellenze professionali, come, docenti universitari, ricercatori, funzionari dell’Ente, vivaisti, innestatori, titolari di frantoi, commercianti di olio ed esperti olivicoltori delle varie aree di provenienza delle cultivar di olivo,
Inoltre, è stato realizzato un progetto  “Sostegno alla conservazione delle risorse genetiche in agricoltura”

 Centri pubblici di conservazione” il cui obiettivo specifico è la promozione di iniziative volte al recupero, alla conservazione e alla diffusione delle risorse genetiche vegetali di specie a rischio di erosione genetica, attraverso la promozione di iniziative, a carattere pubblico, finalizzate alla conservazione, in situ ed ex situ, caratterizzazione, raccolta e utilizzazione delle risorse genetiche vegetali regionali ed al mantenimento della biodiversità.




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