Alla tavola rotonda, organizzata alla Soat di Menfi, presso Casa Planeta venerdì ore 10.30, moderata da Antonella Giovinco, parteciperanno Enzo Lotà, Giuseppe Pasciuta, Gian Arturo Rota, Diego Planeta, Giuseppe Bivona, Nino Sutera.
Dopo la tavola rotonda la consegna dei riconoscimenti Ambasciatore dell'identità Territoriale a Diego Planeta e Custode dell'identità Territoriale a Gian Arturo Rota
Luigi Veronelli, ha rappresentato e
rappresenta il Rinascimento dell’Enogastronomia italiana in tutte le sue
espressioni, ha aperto una strada, inventato un genere, vissuto e tracciato
la via per l'affermazione dei territori. Ha lottato contro i poteri forti
a difesa dei piccoli produttori.
L’eredità di Luigi Veronelli arriva anche
ai nostri giorni È una lezione di dedizione, onestà intellettuale, e sana
partigianeria che è di esempio in un settore, come quello del cibo, verso il
quale l’interesse continua a crescere, insieme alle sfide che questo pone a chi
decide di farne una professione
Sulla citazione "sono un contadino
che per errore ha fatto il giornalista" «Veronelli ha creato la
figura del gastronomo moderno. Con la sua penna colta e tagliente è stato il
primo a indicare una strada nuova, e attraverso i suoi mirabili racconti di
vino, i suoi viaggi, il suo “camminare la terra” ha ispirato molti, nel
difendere donne e uomini che presidiano i territori, che tengono in piedi le
agricolture locali, che puntellano l’assetto idrogeologico di questo paese che
frana da tutte le parti. Oggi, combatterebbe contro gli organismi
geneticamente modificati, l’agricoltura intensiva, il disprezzo verso i piccoli
produttori, l’oblio che scorre sulla civiltà contadina».
Portò in tribunale la Coca Cola
perché non specificava tutti gli ingredienti nell’etichetta. Ideò
la De.Co e intraprese battaglie per la filiera del prezzo al produttore,
valorizzava le piccole cose prodotte in un certo territorio, fin dagli
inizi del 1980. A terroir, termine
francese, preferiamo il latino genius loci,
afferma Nino Sutera, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di
un luogo definito e pertanto irripetibile.
Il
percorso di programmazione partecipata GeniusLoci De.Co. ideato dalla Libera
Università Rurale Saper&Sapor Onlus è stato inserito tra gli esempi
virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO-
“Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” Il Percorso prevede un modello
dove gli elementi essenziali di relazionalità sono
Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)Tracciabilità-Trasparenza
che rappresentano la vera componente innovativa. Il format è stato presentato
al Poster Session del Forum Pa di Roma. Ci sono luoghi in cui il genius loci è
associato ad un monumento, ad un personaggio. Tuttavia le persone “respirano”
il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza.
Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d'infanzia, ad un ricordo, ad un affetto,
a un dolce, ad un piatto, a un evento. Ecco per noi il percorso significa anche
recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze e le unicità dei
luoghi.
La De.Co. (Denominazione Comunale) è “un
prodotto del territorio” (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, etc) con
il quale una comunità si identifica, per elementi di unicità e caratteristiche
identitarie. Valorizzare le specificità
di una comunità in un'ottica di sviluppo locale, vuol dire scoprire come poter
integrare gli elementi dell'identità nei prodotti del territorio. Promuovere,
nelle scuole e in seno alle associazioni locali, iniziative finalizzate alla
scoperta delle radici storiche, favorendo la trasmissione di know-how dalle
antiche alle nuove generazioni.
Le persone “respirano” il genius loci di
un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è
attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad
un piatto. Ecco l’obiettivo non secondario è recuperare l’identità di un luogo,
attraverso le prelibatezze storiche della città
Di tutto questo, e tanto altro, se ne parlerà a Menfi in occasione di Inycon,
Menfi e il suo vino, giunto alla 19° edizione.
Ospite d’onore, Gian Arturo Rota, classe 1964 studi umanistici. Ha trascorso quasi 20 anni
fianco a fianco di Luigi Veronelli (di cui “custodisce” l’immenso archivio),
per 11 ha diretto la Veronelli Editore. E’ stato curatore della guida I
Ristoranti di Veronelli, e autore dei volumi: Sagre e feste d’Italia e
Dizionarietto gastronomico, per Veronelli Editore; Mangiare Lungocosta, per
Class Editori.
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